Un bracconiere di rinoceronti è stato travolto e ucciso nei giorni scorsi da un elefante nel Kruger National Park, in Sudafrica, ed è stato poi sbranato da un branco di leoni. Di lui è stato ritrovato solo il cranio e i pantaloni. La notizia è stata data da un complice del bracconiere ai familiari della vittima, che hanno avvertito le autorità del parco. “Entrare nel Kruger Park illegalmente e a piedi non è saggio”, ha commentato il direttore del parco: “E’ molto pericoloso e questo episodio ne è la conferma”. Ma il commercio di corno di rinoceronte è florido e non mancano i disperati disposti a correre il rischio. Le corna – macinate e usate nella medicina tradizionale cinese come presunta cura per una grande varietà di disturbi, dal post-sbornia alla disfunzione erettile – valgono infatti parecchie migliaia di euro al chilo.
I BRACCONIERI SONO PICCOLE PEDINE IN MANO A GRANDI ORGANIZZAZIONI CRIMINALI
Il Sudafrica, che ha circa l’80% dei rinoceronti mondiali, l’anno scorso ha subito l’uccisione illegale di 769 animali, in miglioramento dai più di mille all’anno del 2013, secondo i dati di Save the Rhino. Ma non basta. Ai molti che hanno esultato per la fine del cacciatore di frodo, chiamando quanto accaduto “giustizia della natura” in applicazione della “legge della giungla”, l’associazione Traffic ha risposto che “i bracconieri sono solo pedine di grandi organizzazioni criminali internazionali” e che non sarà la morte di un singolo fante a cambiare l’esito della guerra.
LA SOLUZIONE E’ CULTURALE: VA STIMOLATO L’ORGOGLIO NAZIONALE PER LA FAUNA
Per Julian Rademeyer, autore di “Killing for Profit”, un libro sul commercio illegale di corno di rinoceronte, il terreno sul quale intervenire è quello della cultura. E’ necessario far vedere alle comunità rurali il reale valore della fauna selvatica e guadagnare il loro sostegno alla causa della conservazione. “Devono vedere i benefici economici che la natura è capace di portare, abbiamo bisogno di un orgoglio nazionale, di tutti i sudafricani, nella nostra fauna selvatica”, ha detto Rademeyer all’Associated press. (nella foto in alto un sequestro di corni di rinoceronte)