AGGIORNAMENTO DEL 10 GENNAIO 2019 IN CODA – TENSIONI NELLA MAGGIORANZA SULLE TRIVELLE
+++
AGGIORNAMENTO DEL 9 GENNAIO 2019 IN CODA – STOP ALLE TRIVELLE NELLO IONIO PER TRE ANNI
+++
POST ORIGINALE
Istituire una Oasi Blu nel golfo di Taranto e avviare le procedure per la istituzione di un Sic (sito di interesse comunitario). Sono le “due misure concrete per salvare subito cetacei e delfini del Golfo di Taranto” sollecitate dal Wwf Puglia che lancia la campagna social #iostoconidelfiniditaranto, in difesa delle colonie stanziali di cetacei la cui presenza nel golfo di Taranto sarebbe messa a rischio dalle nuove concessioni petrolifere in mar Jonio. “È arrivato il momento di realizzare misure concrete – afferma in una nota Nicolò Carnimeo delegato del Wwf Italia per la Puglia – gli strumenti di intervento ci sono, la nostra associazione sta lavorando da tempo in sinergia con le istituzioni. È stato promosso a Taranto un tavolo di lavoro per l’istituzione di una Oasi Blu, dove siedono Marina Militare Capitaneria di Porto, Cnr Talassografico e Università di Bari che ha già realizzato una prima zonizzazione”. “Si tratta – aggiunge – di una concreta misura di tutela per cetacei e delfini con la quale si avviano forme di gestione in una zona di mare delimitata. Questa misura può essere realizzata immediatamente, così come la Regione Puglia può avviare le procedure per l’istituzione di un Sic (Sito di Interesse Comunitario)”. “Solo con queste due forme di protezione si può porre in essere una valida difesa di una straordinaria risorsa naturalistica dei mari pugliesi della quale ormai esistono evidenze scientifiche. Ora nell’urgenza di quanto sta accadendo, le Istituzioni devono procedere con i relativi iter amministrativi, parliamo sia della Regione Puglia che del Comune di Taranto. Non si può attendere oltre”. “Per questo – conclude la nota – il Wwf Puglia lancia un appello al Presidente Michele Emiliano, all’Assessore Alfonso Pisicchio e al Sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, e lancia la sua campagna social #iostoconidelfiniditaranto sia a livello locale che nazionale”. (Ansa)
+++
AGGIORNAMENTO DEL 9 GENNAIO 2019 – MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO: STOP ALLE TRIVELLE NELLO IONIO PER 3 ANNI
Il Mise ha messo a punto un emendamento ‘blocca-trivelle’ al Dl Semplificazioni che prevede, per un “termine massimo di tre anni”, la sospensione dei “permessi di prospezione e di ricerca già rilasciati, nonché i procedimenti per il rilascio di nuovi permessi di prospezione o di ricerca o di coltivazione di idrocarburi. Grazie a tale moratoria, sarà impedito il rilascio di circa 36 titoli attualmente pendenti, compresi i tre permessi rilasciati nel mar Ionio”. Lo annuncia il Mise in una nota.
+++
AGGIORNAMENTO DEL 10 GENNAIO 2019 IN CODA – GOVERNO INCERTO SUL BLOCCA-TRIVELLE
Non si placa la tensione fra i partiti al governo e slitta il cdm che doveva varare alcune misure tra cui il blocca-trivelle: il Carroccio frena sullo stop che i cinquestelle avevano chiesto per le trivellazioni, chiede di discuterne e invoca “equilibrio”.