I gorilla di montagna dell’Africa centrale sono usciti dalla lista delle specie “critically endangered”, cioè in “grave pericolo” d’estinzione. La conta degli animali quest’anno ha rilevato che sono saliti a mille individui dai 680 di dieci anni fa, consentendo agli scienziati di riclassificarli solo come “in pericolo”. Sebbene si tratti di “una notizia fantastica, la specie è ancora minacciata e gli sforzi per la conservazione devono continuare”, ha detto Liz Williamson, specialista dei primati per l’Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn), l’organismo che classifica le specie in base al rischio che corrono di estinguersi. La loro presenza è molto importante per l’area. I leggendari gorilla “silverback” – che popolano le foreste della Rift Valley occidentale, dove Ruanda, Congo e Uganda si incontrano – attirano ogni anno migliaia di turisti disposti a pagare centinaia di dollari per vederli. Il loro habitat ospita anche altre specie uniche, incluse le scimmie dorate. Le aree protette che li ospitano sono però circondate da terreni agricoli con una crescente popolazione umana che spinge per avere più spazio. Inoltre, sono sotto la minaccia di bracconieri, disordini civili e malattie, come il virus Ebola, una cui recrudescenza sarebbe molto pericolosa per loro e “molto difficile da controllare”, ha detto Williamson alla Reuters. E invece una popolazione di gorilla in crescita richiederebbe più spazio per il loro habitat, portando in cambio maggiori introiti per le comunità della zona. (foto sopra Ap e sotto Afp)
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