Manovra, ecco gli emendamenti “animali”: Iva al 10% per cibo e cure

AGGIORNAMENTO DEL 5 DICEMBRE 2018 – BRAMBILLA: EMENDAMENTI “ANIMALI” RESPINTI

“Anche per i proprietari di animali d’affezione, con il “governo del cambiamento” non cambia niente”. Così Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente e del Movimento Animalista, commenta la decisione della commissione Bilancio della Camera, che la notte scorsa, con i voti della maggioranza, ha respinto l’ultimo superstite del pacchetto di emendamenti presentato dall’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali: il 14.012 Brambilla, posto ai voti su richiesta del gruppo di Forza Italia, che mirava ad aumentare fino a 190 euro il limite di detraibilità delle spese veterinarie (fermo da quasi vent’anni a 49 euro). “Come volevasi dimostrare – sottolinea l’ex ministro – il “governo del popolo” si è dimenticato di milioni di italiani che convivono con gli animali d’affezione. Non ha alcuna intenzione di ridurre, neanche minimamente, gli oneri fiscali che oggi gravano sui proprietari. Non ha riguardo né per le ragioni di equità, né per quelle di salute pubblica, né tantomeno per lo schieramento trasversale che sosteneva la modifica. Non si tratta, infatti, di maggioranza o di opposizione, semmai di buon senso e di scelte ragionevoli. Ma le hanno viste in tv le immagini del cane di Bush senior che veglia la bara dell’amico umano? Gli animali sono membri della famiglia, non oggetti, non beni di lusso da tassare a più non posso”. “Sarebbe bastato – conclude Brambilla – un piccolo segnale: eravamo pronti ad accettare una riformulazione meno onerosa. Non è arrivato neppure quello. Siccome la musica in aula sarà la stessa, e c’è già aria di fiducia, rilanceremo la battaglia nell’altro ramo del Parlamento”. (Ansa)

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AGGIORNAMENTO DEL 16 NOVEMBRE 2017 IN CODA – EMENDAMENTO PER DETRAZIONE PER I CANI GUIDA

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POST ORIGINALE

Come promesso, i parlamentari iscritti all’Intergruppo per i diritti degli animali hanno firmato un pacchetto di emendamenti alla manovra che saranno portati in commissione Bilancio, con l’obiettivo di ridurre la pressione fiscale su chi convive con animali da compagnia e di promuovere la salute pubblica, “che è una sola: umana e animale”. “E’ assurdo e controproducente che il fisco infierisca sui proprietari di animali d’affezione”, ha detto Michela Vittoria Brambilla (Fi), che presiede l’organismo. Il pacchetto, messo a punto dopo aver audito i rappresentanti dei veterinari e attentamente considerato le proposte delle associazioni animaliste (oggi Gianluca Felicetti, presidente Lav), è stato presentato oggi al Senato da parlamentari di sei gruppi diversi: Brambilla (Fi), Loredana De Petris (LeU), Loredana Russo (M5s), Rosellina Sbrana (Lega), Paola Frassinetti (Fdi), Monica Cirinnà (Pd), presenti molti altri deputati e senatori iscritti all’Intergruppo.

GIU’ L’IVA SUGLI ALIMENTI, I FARMACI E LE CURE

L’iniziativa riguarda sei emendamenti che, prevedendo adeguate coperture, riducono al 10% l’Iva sugli alimenti, sui prodotti farmaceutici veterinari da banco, sugli integratori per cani e gatti e sulle prestazioni veterinarie e aumentano la soglia di detraibilità delle spese, ferma da decenni, portandola a 1.060 euro con un minimo di 60: applicando la detrazione al 19%, il massimo detraibile passerebbe da circa 50 a 190 euro. In alternativa, si prevede la totale esenzione dall’Iva per prestazioni veterinarie per l’identificazione animali e il controllo della riproduzione, rese da liberi professionisti su animali legalmente detenuti, o esenzione totale per le prestazioni veterinarie su cani e gatti detenuti in canili e gattili o non di proprietà liberi sul territorio. Il secondo passo sarà l’intervento sui farmaci veterinari che, a parità di molecola, non possono costare fino a dieci volte più di quelli per uso umano”.

PROPOSTE DI BUON SENSO, REALISTICHE E TRASVERSALI

“Sono proposte – aggiunge De Petris, vicepresidente dell’Intergruppo – da prendere seriamente in considerazione, non solo per i problemi che vanno a risolvere, ma per le coperture realistiche e per il sostegno trasversale di cui godono. Non si tratta di maggioranza o di opposizione, ma di buon senso e di scelte che si possono e si  devono fare. Gli animali non sono cose e la loro salute è interesse di tutta la collettività”. Un concetto ribadito anche dalla vicepresidente Russo, che ha sottolineato “l’importanza e l’efficacia” dell’Intergruppo come “luogo per l’elaborazione di proposte per migliorare la convivenza con gli animali e difendere i loro diritti”.

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AGGIORNAMENTO DEL 16 NOVEMBRE 2017 – EMENDAMENTO M5S PER DETRAZIONE PER I CANI GUIDA
Rivedere le detrazioni fiscali di cui possono usufruire i non vedenti per i cani guida: è l’obiettivo di un emendamento M5S alla manovra. La proposta punta a modificare quanto previsto dal testo unico sui redditi del 1986 che stabilisce, ancora in lire, una detrazione per questo capitolo di spesa pari ad un milione. Il nuovo tetto è fissato in “700 euro”. (Ansa)

  • Guido Minciotti |

    Per il momento niente per le Guardie ecozoofile. Ma la manovra non è ancora quella definitiva… Grazie di leggere 24zampe saluti gm

  • Guido Minciotti |

    Per il momento niente per le Guardie ecozoofile. Ma la manovra non è ancora quella definitiva… Grazie di leggere 24zampe saluti gm

  • Enzo |

    Per la Gez nulla?

  • Enzo |

    Per la Gez nulla?

  • Guido Minciotti |

    Attenzione Marco: questi sono emendamenti, cioè proposte, che devono ancora iniziare il loro iter parlamentare. Inoltre, come ho scritto, hanno un’origine trasversale: la presidente dell’Intergruppo animali, Brambilla, è di Forza Italia, e nella squadra ci sono Fdi, leghisti, piddini, 5stelle e Leu. Ora sta alla sensibilità e alla volontà della maggioranza di farli diventare legge. Grazie di leggere 24zampe, saluti gm

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