Un centinaio di esemplari di tartarughe e cetacei sono stati salvati nelle acque del Santuario Pelagos grazie alla collaborazione che si è instaurata tra la Guardia costiera e l’Acquario di Genova. Una sinergia avviata da anni che, grazie a un Protocollo di intesa siglato questa mattina, potrà essere svolta con una migliore efficienza. Secondo l’accordo, la Capitaneria individuerà il personale militare che, dopo un’adeguata formazione, potrà partecipare alle operazioni di recupero degli esemplari in affiancamento a veterinari dell’Acquario che avranno acquisito le cognizioni tecniche per poter operare in sicurezza a bordo dei mezzi della Guardia costiera.
UN PROTOCOLLO PER FORMARE I RAGAZZI CHE VANNO PER MARE
“Questo protocollo servirà a formare i ragazzi che vanno per mare – sottolinea l’Ammiraglio Nicola Carlone, Direttore marittimo della Liguria – per imparare a trattare gli animali feriti. Noi, spesso, siamo chiamati dai diportisti, o dai pescatori, che li vedono durante la navigazione e, grazie a queste procedure, potremo dare supporto immediato all’Acquario per operare al meglio”. Le richieste d’intervento ricevute dal personale dell’Acquario di Genova verranno inoltrate alla sala operativa di Genova, attiva 24 ore su 24, che disporrà l’impiego delle risorse disponibili per il recupero nell’intero arco litoraneo della Liguria e fino a una distanza di 12 miglia nautiche dalla costa. Un passo importante nella forte collaborazione tra Capitaneria e Acquario.
MAGGIORE CELERITA’ NEL SOCCORRERE TARTARUGHE MARINE FERITE
“Con questo protocollo d’intesa – spiega Giorgio Bertolina, ad di Costa Edutainment – mettiamo a disposizione le nostre competenze e la nostra esperienza e, grazie a un lavoro di collaborazione con Capitaneria di Porto che dura da anni e che ha permesso di mettere a punto modalità operative che consentono una maggiore celerità e, di conseguenza, la possibilità di recuperare con maggiore successo le tartarughe ferite in mare”.