“Abbiamo consegnato al ministro dell’Ambiente, Sergio Costa oltre 443mila firme raccolte su change contro l’abbattimento dei lupi. A margine dell’incontro è stata confermata la massima attenzione da parte del dicastero alla salvaguardia del lupo e di tutte le altre specie in via d’estinzione”, spiega in una nota Walter Caporale, presidente di Animalisti Italiani onlus. “Abbiamo richiesto – dice – di impegnare il governo, in aderenza al contratto che prevede l’inasprimento delle pene per i reati contro gli animali e l’ambiente, il non recepimento della ‘condizione’ dettata dalle Regioni, che prevede di attivare le deroghe al regime comunitario di protezione di lupi e orsi. Ricordiamo che la Direttiva di protezione degli animali selvatici, attribuisce agli Stati – e non alle Regioni – anche la responsabilità delle eventuali deroghe alla non uccisione”. “Nella riunione – continua – abbiamo ottenuto la conferma che il ministro ha presentato una relazione al Consiglio dei ministri per l’impugnativa delle norme emesse dalle Province autonome davanti alla Corte costituzionale per questione di competenza (e di merito). Sarà il prossimo Cdm ad approvare ratifica ed esecuzione in tema di giudizi d’impugnazione. È inconcepibile che un ente locale, per quanto dotato di ampia autonomia, possa con un atto unilaterale appropriarsi di una competenza statale. Tra l’altro la fauna, secondo la Costituzione, è un bene indisponibile dello Stato e la gestione delle specie più importanti e minacciate va fatta almeno su base nazionale”.
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