Penka, la vacca bulgara, si scorna con la burocrazia Ue

AGGIORNAMENTO DELL’11 GIUGNO 2018 – LIETO FINE PER PENKA, TORNERA’ IN USA

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AGGIORNAMENTO DELLE 21.15 IN CODA – ANCHE PAUL MC CARTNEY E’ CON PENKA

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E’ diventato un “caso europeo” quello di Penka, la vacca bulgara espatriata in Serbia e, al momento di riattraversare il confine per tornare a casa, bloccata dai doganieri perché senza il necessario documento Ue per tradurre bestiame da un Paese all’altro. Immediati sono arrivati l’hashtag su Twitter #savepenka e la petizione online su change.org contro l’abbattimento obbligatorio immediato paventato dalle autorità fitosanitarie bulgare e, a quanto riportato dai vari media, previsto dalle norme Ue. Anche i tabloid britannici pro Brexit hanno preso la vacca per le corna e cavalcato la vicenda con spirito critico antieuropeo. Secondo l’eurodeputata del Pd Isabella De Monte, vicepresidente dell’Intergruppo animali, “è l’emblema di un’Europa che rischia di finire vittima del proprio rigore. Non si vive di sole regole: serve anche un po’ di buon senso”.

“NESSUNA DECISIONE DI ABBATTERLA, E’ IN QUARANTENA”

“Non creiamo panico su Penka”, ha poi affermato una portavoce della Commissione Ue interrogata sulla veridicità o meno dell’imminente macellazione dell’animale, “non è stata presa nessuna decisione per abbatterla ma”, come prevedono le regole Ue, è in quarantena mentre “sono in corso le analisi per verificare che sia in buona salute prima di ritornare dalle sue compagne mucche”. Il fatto che possa avere contratto qualche malattia nelle due settimane di ‘scappatella’ in Serbia, “non può essere esclusa solo con un controllo sul momento, perché alcune malattie emergono col tempo e vanno effettuati test, ed è da qui che nascono le critiche” sulla vicenda e il ruolo delle regole Ue, ha spiegato la portavoce.

NON E’ STATA FERMATA QUANDO E’ USCITA (SOLA) MA AL RIENTRO SI’

Penka, che sarebbe anche incinta, è di proprietà dell’agricoltore bulgaro Ivan Haralampyev (nella foto sopra con Penka) e ha attraversato da sola la frontiera senza che i doganieri bulgari lo impedissero, ed è stata poi ritrovata da un altro allevatore nel primo paesino serbo dopo il confine, Bosilegrad. A due settimane dalla scomparsa, il distratto proprietario di Penka è stato contattato dalle autorità serbe per andare a riprendersi la mucca. E, al ritorno sul suolo bulgaro, sprovvista dei documenti necessari, è cominciata l’odissea.

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AGGIORNAMENTO DELLE 21.15 – ANCHE PAUL MC CARTNEY E’ CON PENKA

Anche l’ex cantante e bassista dei Beatles Paul McCartney è intervenuto a favore della mucca Penka, chiedendo di salvare la vita al bovino bulgaro smarritosi in Serbia e che ora, per la rigida e inflessibile legislazione Ue sulla sicurezza sanitaria e alimentare, al suo ritorno in patria rischia la macellazione. “Penso che sarebbe davvero magnifico vedere che non si arrivi all’esecuzione della pena per questa mucca incinta. Non ha fatto nulla di male”, ha scritto McCartney su facebook. L’ex Beatle ha dato la sua adesione alla petizione istituita per chiedere di salvare la vita alla mucca Penka. Una portavoce della commissione Ue ha detto che la sorte dell’animale dipende dai test specialistici che verranno effettuati in Bulgaria. La decisione finale dell’Agenzia bulgara per la sicurezza alimentare, che segnerà pertanto il destino di Penka, e’ attesa nei prossimi 15 giorni.