La Lega Antivivisezione (Lav) lancia una petizione per “un fisco non più nemico dei quattrozampe”, perchè – spiega – “vivere con un animale domestico non deve più essere considerato un lusso” e chiede, inoltre, il riconoscimento degli animali nella Costituzione italiana in quanto esseri senzienti capaci di provare piacere e dolore e il loro inserimento nello stato di famiglia. In particolare, l’associazione animalista chiede “la cancellazione dell’aliquota Iva su prestazioni veterinarie per animali adottati e la riduzione di quella su prestazioni veterinarie e cibo per animali non tenuti a scopo di lucro; l’abbattimento dei costi sproporzionati dei farmaci veterinari, con il riconoscimento del farmaco generico anche in veterinaria e del farmaco-equivalente; l’aumento della quota di detrazione fiscale delle spese veterinarie e dei farmaci veterinari dalla dichiarazione dei redditi, rendendola totale per chi adotta un cane o un gatto”. La Lav ricorda che secondo l’indagine Eurispes 2018, il 32,4% degli italiani vive con almeno un animale domestico (-10% rispetto al 2016) e secondo le stime della stessa ong in Italia si è passati da 36.214 cani adottati nel 2015 a 33.166 cani nel 2016 (-8,4%), un trend negativo dovuto – si legge nella nota – soprattutto alla diminuzione del potere d’acquisto degli italiani. “Le nostre proposte mirano a superare l’attuale stato di cose, per conseguire sia un miglioramento della qualità di vita degli animali, che un incremento delle adozioni, rendendo maggiormente sostenibile la spesa sostenuta dai cittadini, sia come privati che come sistema pubblico”, spiega Ilaria Innocenti, responsabile Lav Area Animali familiari. Per il lancio della petizione la Lav sarà nelle maggiori piazze italiane il 10 e 11 marzo e il fine settimana successivo. (Ansa)
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