“Non c’è un accordo tra le Regioni, è necessario un ulteriore approfondimento, per questo incontreremo le associazioni nei prossimi giorni”, ha detto il Presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, parlando del rinvio della decisione sul cosiddetto ‘piano lupo’ proposto dal ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti. Il Piano Lupo, che doveva essere approvato oggi dalle Regioni (prima del voto finale in Conferenza Stato-Regioni), “è stato rinviato”. “Ci sono pareri discordanti – ha spiegato il governatore ligure Giovanni Toti -. C’è chi è più penalizzato, come le regioni agricole del nord, e chi invece recepisce le istanze degli ambientalisti” di cui abbiamo scritto qui su 24zampe. L’ultima versione prevede che la decisione sulla possibilità di abbattimento selettivo dei lupi sia rinviata di due anni. La possibilità di abbattere i lupi giudicati pericolosi per gli allevamenti e le persone è il punto controverso del Piano: ha provocato forti polemiche da parte degli ambientalisti e l’opposizione della maggior parte delle Regioni, bloccando l’approvazione. Il rinvio di questo punto dovrebbe permettere l’approvazione del Piano, che per il resto non trova opposizione. Le associazioni animaliste e ambientaliste, il Movimento 5 Stelle e i Verdi hanno ribadito di essere contrari anche al rinvio della decisione sugli abbattimenti selettivi, e chiedono che questi vengano esclusi definitivamente. Il Piano lupo del Ministero dell’Ambiente, elaborato da Ispra e una settantina di esperti, prevede monitoraggio della popolazione, campagne di informazione sui sistemi di prevenzione naturali (cani pastori, rifugi, recinti elettrificati), gestione dei pascoli, lotta agli incroci con i cani, rimborsi più rapidi. Come misura estrema, la bozza originaria prevedeva anche un abbattimento controllato (ovvero la riapertura della caccia, proibita dal 1971) fino al 5% della popolazione complessiva in Italia (stimata in 1.000-1.200 esemplari sugli Appennini e un centinaio sulle Alpi). La nuova stesura prevede invece un monitoraggio nei prossimi due anni della popolazione, con uno stanziamento di 1,5 milioni di euro fino al 2020.
LA REAZIONE DEGLI ANIMALISTI
ENPA
L’Ente Nazionale Protezione Animali esprime in una nota “apprezzamento per la decisioni presa oggi dalla Conferenza Stato-Regioni di rinviare il voto sul piano lupi. “Non solo convivere con i lupi è possibile, ma ci sono anche – spiega l’Enpa – metodi scientifici non cruenti ed efficaci che permettono di evitare possibili situazioni problematiche. Da mesi il ministro Galletti, venendo meno ai propri doveri istituzionali, rifiuta di interloquire con il mondo animalista e ambientalista. Un rifiuto di dialogo di cui si avvantaggiano gli allevatori estremisti e i bracconieri. Ci auguriamo di cuore che le parole di invito al confronto pronunciate oggi dal presidente Bonaccini aprano una fase nuova”. Enpa ha deciso di proseguire a oltranza il suo mail bombing sul Ministero dell’Ambiente contro l’abbattimento dei lupi. “In meno di 48 ore l’iniziativa ha già raccolto ben 320mila adesioni. Un risultato straordinario, una inequivocabile dimostrazione di ciò che l’opinione pubblica chiede ai suoi rappresentanti”.
LAV
“Siamo riusciti a sventare un secondo disperato tentativo delle Regioni Toscana, Veneto, Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta di dare il via libera, sul filo della Legislatura in dirittura d’arrivo, al Ministro Galletti per autorizzare le uccisioni legali dei lupi in Italia, dopo 46 anni di integrale protezione”, scrive l’associazione animalista Lav in un comunicato. Lav ha fatto pressione attraverso colloqui diretti in mattinata e con la campagna social #CacciaunNO. “Lav, pur soddisfatta, continuerà a vigilare con la massima attenzione su questo tema – scrive la ong in una nota -. Un risultato importantissimo, che scongiura ancora una volta quella che sarebbe stata una gravissima apertura al ‘bracconaggio di Stato’, dimostrando chiaramente quale sia la posizione della maggioranza delle Regioni, e dei cittadini da esse rappresentati, mobilitati ormai da mesi insieme alle associazioni in un inequivocabile e fermo NO alle uccisioni dei lupi”.
LEGAMBIENTE
Siddisfatta Legambiente, che twitta “Rinviato il piano d’azione per la conservazione del lupo. Basta con questi inutili ritardi, si approvi il Piano senza il ricorso agli abbattimenti dei lupi e si garantiscano risorse economiche per le azioni di tutela del lupo e le misure a supporto degli allevatori”.