Il “flamingo style” migra, per un giorno, dalle pagine di moda alle cronache animali. E stavolta non si tratta dell’ennesima campagna pubblicitaria con l’uccello-mascotte del 2017 nel ruolo di protagonista ma di una vera operazione naturalistica. Si sono conclusi, infatti, i lavori di inanellamento e controllo medico per i fenicotteri della riserva di Fuente de Piedra, a circa 70 chilometri da Malaga, in Spagna. Quattrocentosettantacinque volontari ieri mattina all’alba hanno radunato in un recinto 600 uccelli tra i circa 10mila nati nella riserva quest’anno dalle 19mila coppie nidificanti. Li hanno anche pesati, misurati e visitati, scartando quelli malati, gli hanno analizzato il sangue e hanno applicato a 600 di loro un anello di riconoscimento in plastica che consente la lettura a distanza. Questo sistema permetterà al ministero dell’Ambiente e della Pianificazione di partecipare alle attività della Rete per lo studio e la conservazione dei fenicotteri comuni, che ne monitora gli spostamenti nelle zone umide del Mediterraneo e del nord Africa. Quello di Fuente de Piedra è uno dei laghi naturali più estesi della Spagna e una delle riserve più amate dai fenicotteri in Europa, che si contende il primato solo con quella della regione francese della Camargue. Oltre ai flamingos, sono presenti a Fuente de Piedra circa 170 specie di uccelli. Quest’anno la zona umida dell’Andalusia è completamente secca ma la nidificazione 2017 è considerata un successo. E’ proprio l’estate dei fenicotteri. (nelle foto Afp e Reuters, le operazioni dei volontari a Fuente de Piedra)