Positività ad alcuni farmaci, antinfiammatori e cortisone, ma niente doping. E’ quanto emerso dai risultati dei prelievi di sangue effettuati il 2 luglio sul cavallo Tornasol, che si era rifiutato di entrare tra i canapi e correre il Palio di Siena nonostante l’insistenza, la pazienza e l’esperienza messa in campo dal fantino Trecciolino. Ne avevamo scritto qui su 24zampe. I farmaci, secondo quanto si apprende da fonti vicine all’indagine, non sono riconducibili a sostanze dopanti, ma gli accertamenti della procura proseguiranno per comprendere meglio le quantità e i motivi della somministrazione. Il fascicolo d’indagine è stato aperto contro ignoti per maltrattamento di animali. A darne notizia, dopo più di tre settimane, è una nota della Procura di Siena che aveva disposto gli accertamenti effettuati dal competente ufficio del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Inviata anche alla Procura una relazione di valutazione tecnica ad opera dello stesso ufficio del Mipaaf. La nota precisa che “le indagini proseguono per svolgere i necessari approfondimenti” e spiega: “non sussiste invece alcuna relazione tra le sostanze rilevate nel sangue ed il comportamento tenuto dal cavallo Tornasol durante i tentativi di entrata tra i canapi”. Gli stessi prelievi erano stati effettuati sul cavallo Tornasol, andato poi in sorte alla contrada della Tartuca, il 29 giugno e l’esito degli esami aveva dato riscontro negativo. Nei giorni scorsi, ne abbiamo scritto qui su 24zampe, tre fantini – tra cui quel Trecciolino, al secolo Luigi Bruschelli, che montava Tornasol al Palio del 2 luglio – e un veterinario di Viterbo sono stati rinviati a giudizio per maltrattamento di animali, falso ideologico e violazione dei sigilli a vario titolo in concorso. (nella foto sopra, Tornasol si rifiuta di correre al Palio di Siena del 2 luglio scorso)
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