“Gentile Ministra Lorenzin, Le scrivo per esprimerle il mio sdegno per le condizioni di allevamento dei suini in Europa e in Italia”. Comincia così la lettera della campagna animalista europea #EndPigPain, promossa da Eurogroup for Animals, per fermare tutte le mutilazioni che sono costretti a subire i suinetti appena nati negli allevamenti intensivi. L’iniziativa, qui, spiega che i maialini “di meno di una settimana di vita vengono sottoposti al taglio della coda in violazione delle leggi europee vigenti”, alla mozzatura dei denti e che vengono “castrati senza anestesia e analgesia, arrecando gravi sofferenze agli animali, sebbene esistano alternative non dolorose”. Eurogroup for Animals, una ong che rappresenta 54 associazioni europee e internazionali (tra cui l’italiana Lav) che lavorano per difendere il benessere di tutti gli animali, ha lanciato la campagna per chiedere ai cittadini comunitari di agire presso i propri ministri per cambiare le tristi condizioni di vita dei 250 milioni di suini allevati all’interno dei confini dell’Unione. Già sposata da 11 associazioni in 9 paesi, #EndPigPain nei prossimi mesi si espanderà al resto d’Europa e terminerà nel 2018. In Italia l’obiettivo è raccogliere almeno un milione di firme. “Secondo la legislazione europea (Direttiva 2008/120/CE), mutilazioni come il taglio della coda e la mozzatura dei denti sono già illegali se svolte di routine. Inoltre gli stati membri devono verificare che a tutti i suini vengano forniti arricchimenti ambientali come paglia, segatura, o altro, in modo da prevenire le morsicature della coda, che sono uno dei tristi effetti di sovraffollamento e mancanza totale di distrazioni tipica degli allevamenti intensivi. Purtroppo questo non accade e la legge viene ampiamente ignorata”, spiega E4A in una nota. “La castrazione senza anestesia e analgesia, legale se effettuata entro la prima settimana di vita dei suinetti, è estremamente dolorosa e non esistono giustificazioni scientifiche per continuare ad eseguirla senza un protocollo anestetico e analgesico”, continua. “Eppure questo accade ancora a 77 milioni di suinetti maschi in tutta Europa. Per i suini pesanti allevati in Italia, un’alternativa meno cruenta è la somministrazione di un vaccino che blocca temporaneamente lo sviluppo sessuale degli animali, prevenendo in questo modo l’odore di verro (un odore sgradevole che può svilupparsi quando le carni fresche di suini maschi vengono cotte)”. La campagna End Pig Pain ha come obiettivo di ottenere un ampio sostegno politico in favore del pieno rispetto del divieto di taglio della coda e mozzatura dei denti dei suinetti, nonché l’abolizione della castrazione chirurgica entro il 2024.
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