AGGIORNAMENTO DEL 19 GENNAIO 2017 – INCHIESTA CANILI, CHIESTA ARCHIVIAZIONE PER RAGGI
La procura di Roma ha chiesto l’archiviazione della posizione di Virginia Raggi nell’inchiesta sui canili scaturita da una denuncia del Partito Animalista Europeo. Nell’indagine, si è appreso, Raggi risulta indagata per “omissione in atti d’ufficio”. Pochi giorni fa la procura aveva smentito l’esistenza di un’indagine in cui risultasse coinvolta la sindaca. Nell’esposto si accusava la sindaca di “non aver dato corso al bando, già vinto ed assegnato con decorrenza 1 ottobre 2016, per la gestione dei canili comunali di Roma”. Per il procuratore aggiunto Paolo Ielo ed il sostituto Alberto Pioletti, secondo quanto si è appreso, non sussistono fatti penalmente rilevanti attribuibili alla sindaca sulla gestione del caso. Nell’esposto, il Partito Animalista Europeo aggiungeva che la sindaca “ha mantenuto rapporti istituzionali con l’ex gestore privato Avcpp che da maggio 2016 occupa abusivamente le strutture comunali impedendo con la forza fisica l’insediamento degli affidatari vincitori del bando pubblico”.
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POST ORIGINALE
La procura di Roma smentisce che la sindaca Virginia Raggi sia indagata a seguito di un esposto del Partito animalista europeo per “omissione d’atti d’ufficio” nell’affidamento della gestione dei canili della Capitale. In una nota Piazzale Clodio afferma che “con riferimento alle notizie di stampa in data odierna, la Procura della Repubblica smentisce che il sindaco è stata iscritta nel registro degli indagati”. La nota di Piazzale Clodio fa riferimento ad un comunicato (qui) in cui il Partito animalista europeo afferma che Raggi è indagata “per il reato di omissioni di atti d’ufficio per non aver dato corso al bando, già vinto ed assegnato con decorrenza 1 ottobre 2016, per la gestione dei canili comunali di Roma”. Nel comunicato l’associazione animalista aggiunge inoltre che il sindaco di Roma “ha mantenuto rapporti istituzionali con l’ex gestore privato Avcpp che da maggio 2016 occupa abusivamente le strutture comunali impedendo con la forza fisica l’insediamento degli affidatari vincitori del bando pubblico”. Sempre secondo il Pae, “di fatto l’amministrazione Raggi sta dando continuità ad uno stato contra legem accertato dall’Autorità nazionale anticorruzione del magistrato Raffaele Cantone con la delibera numero 759/2016. Riscontriamo, inoltre – conclude il comunicato del Pae – un evidente stato di maltrattamento degli animali detenuti in eccessivo sovrannumero”. Della vicenda dei canili di Roma ci siamo occupati spesso su 24zampe, le ultime qui e qui. Alla luce dell’esposto dell’associazione la Procura ha avviato un fascicolo che è all’attenzione del pm Alberto Pioletti.