In programma a Verona, nelle sale del Palazzo della Gran Guardia domani 26 e domenica 27 novembre l’Esposizione internazionale Felina. Una mostra che ha l’obiettivo di meravigliare e stupire anche i più esperti tra i gattofili, grazie alla presenza di molte delle razze feline più insolite e affascinanti del mondo. Saranno quasi 300 i gatti presenti nei due giorni e 16 le razze rappresentate. Primo fra tutti il Cornish Rex, così straordinario da sembrare un gatto extraterrestre, complici le grandi orecchie che svettano sul muso sottile e il Devon Rex, con il particolare pelo ricciolino. O il Main Coon, che con la sua lunga e folta coda e il fisico robusto ricorda una piccola lince. Non mancheranno esemplari di Sacro di Birmania, il più amato dai bambini per il carattere dolce e affettuoso, dell’intelligente e scapestrato Orientale, dell’aristocratico Persiano e di molte altre razze provenienti dai diversi angoli della terra (nella foto sopra, da sinistra, un bengala, un russian blue e un sacro di birmania). A giudicare l’esemplare più bello dell’Esposizione, una giuria composta da esperti internazionali, che assegnerà il premio Best of Best, il più prestigioso. Ma siccome sono belli tutti i gatti del mondo, ampio spazio sarà dato anche a chi non teme confronti e deciderà di portare il proprio micio per vederne riconosciute peculiarità e doti estetiche. Tra gli eventi collaterali: sabato 26 si terrà la premiazione del contest fotografico “Amanti Felini” – promosso dal Club Felino Verona. Una giuria composta dall’organizzazione e da fotografi professionisti ha già decretato le immagini più belle tra tutte le partecipanti al concorso, che sono state pubblicate sui canali social dell’esposizione. Nei giorni di sabato e domenica, dalle 15.00 alle 16.00, l’Esposizione ha pensato di regalare un’occasione di meraviglia in più ai bambini grazie allo spettacolo di burattini “Fasolino e Sandrone e il gatto mannaro” di Stefano Paiusco. Oltre all’immancabile protagonista felino, un corvo, un tasso, un pappagallo e un cane coinvolgeranno i più piccoli in un’emozionante avventura condita da misteri da svelare e colpo di scena finale. L’ingresso, dalle 9.30 alle 18.30, è di 10€ (8,5€ per la giornata di sabato 26 novembre su presentazione del coupon stampato scaricabile dalla pagina Facebook “I gatti più belli del mondo”) gratuito per bambini fino ai 10 anni, disabili e forze dell’ordine in divisa. La manifestazione, riconosciuta come ufficiale del libro genealogico del gatto di razza è sotto l’egida di Enfi – Ente Nazionale Felinotecnica Italiana.
Il caso Angelo, il cane impiccato per divertimento da quattro balordi di Sangineto (Cs), ha, ormai, indignato la quasi totalità dell’opinione pubblica generando sentimenti di ira, disgusto e disprezzo con l’elevato rischio di una pericolosa deriva giustizialista. Anche il presidente del Senato Pietro Grasso, nei giorni scorsi (ne abbiamo scritto qui su 24zampe), proprio riprendendo la vicenda di Angelo, ha voluto richiamare l’attenzione sui “diritti degli animali come interesse nazionale” da perseguire e sulla necessità di “non rimanere spettatori” di fronte a fatti simili. Il messaggio di Grasso sarà letto ai partecipanti da Stefano Fuccelli, presidente del Partito Animalista Europeo. L’intento della manifestazione nazionale del 26 novembre a Sangineto, organizzata appunto dal Pae, dal tenore pacifico, è quello di ottenere un immediato inasprimento delle pene nei confronti di chi maltratta ed uccide animali, per questo “abbiamo trasmesso una formale istanza alle prime tre cariche dello Stato ed ai relativi gruppi parlamentari, fintanto non verrà modificata la Legge nessun Angelo avrà giustizia ed altri Angelo continueranno ad essere barbaramente trucidati per gioco o per noia”, scrive il Pae. Maggiori informazioni qui.
TEMPO PER L’INFANZIA, RACCOLTA FONDI IN TUTTA ITALIA, DA DOMENICA 30 OTTOBRE 2016
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STORIE DI UNA BALENA, FIRENZE, DAL 12 MAGGIO 2016
Una balena preistorica circondata da una ricca fauna fossile, testimonianza della comunità marina che si è venuta a creare attorno al cetaceo adagiatosi sul fondale. E’ la sorpresa offerta a partire dal 12 maggio dal Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze con “Storie di una balena”, nuova sala espositiva permanente all’interno della sezione di Geologia e Paleontologia, già ricca di importanti testimonianze fossili della Toscana. Lo scheletro del cetaceo, risalente al Pliocene e lungo 10 metri, è stato rinvenuto nel 2007 presso Orciano Pisano, in un campo coltivato, alla profondità di appena 50 centimetri. La balena, recuperata nella sua connessione anatomica e restaurata dai paleontologi dell’Ateneo, viene esposta insieme ad altri reperti fossili (mammiferi, pesci e invertebrati) che per lungo tempo hanno ricavato risorse energetiche dalla decomposizione della carcassa. “Per la prima volta in Italia sarà possibile osservare – spiegano i curatori Stefano Dominici ed Elisabetta Cioppi – che cosa è successo in tempi geologici nella comunità marina creatasi alla morte della balena. Vogliamo offrire la sensazione di camminare sul fondo del mare dell’antichità, a 100-150 metri di profondità, grazie anche a un allestimento innovativo, coinvolgente e multimediale, curato dall’architetto Lorenzo Greppi”. Il percorso espositivo presenta, fra l’altro, le varie specie che hanno tratto energia vitale dalla carcassa, anelli della catena alimentare dell’ecosistema: squali, granchi, ricci di mare. E, ancora, gli animali vissuti insieme alla balena: delfini, capodogli, foche, razze e altri pesci, tartarughe marine e uccelli.