Uno storico accordo internazionale è stato raggiunto da 24 Paesi più l’Unione Europea per creare la più grande riserva marina del mondo nell’Oceano Antartico: 1,55 milioni di chilometri quadrati nel Mare di Ross, che saranno tutelati dalle attività umane per preservare acque incontaminate e habitat ricchissimi di biodiversità. Siglata a Hobart, in Tasmania, l’intesa è stata raggiunta alla riunione annuale della Commissione per la conservazione delle risorse marine viventi dell’Antartide (Ccamlr) dopo cinque anni di compromessi e negoziati, che non hanno mancato di lasciare anche qualche delusione sul percorso. Entrerà in vigore nel dicembre 2017 e, diversamente dalle aree marine protette che sono permanenti, scadrà dopo 35 anni. Donatella Bianchi, presidente di Wwf Italia ha dichiarato: “Questo è proprio un giorno di festa per i mari di tutto il mondo. L’accordo raggiunto oggi è una dimostrazione di come le nazioni se uniscono i loro sforzi possano compiere passi concreti per la difesa del pianeta e in un momento particolarmente critico per gli equilibri ecologici dei mari”. Il 72% del parco marino – pari a 1,1 milioni di chilometri quadrati, come la superficie di Spagna e Francia messe insieme – sarà una riserva marina con divieto assoluto di pesca. La protezione non ridurrà la quantità totale di pescato permessa nel Mare di Ross, ma terrà lontani i pescherecci da habitat sensibili, casa per pinguini, balene e foche. L’accordo australiano istituisce il primo parco marino in acque internazionali, creando un precedente per azioni analoghe volte ad estendere la tutela delle acque fino a raggiungere il 30% degli oceani mondiali, come raccomandato dall’Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn). La stessa Iucn il mese scorso si era spesa per arrivare a istituire un enorme santuario delle balene nell’Oceano Atlantico meridionale. Il progetto è però stato bocciato per l’ennesima volta questa settimana al meeting della Commissione internazionale per la caccia alle balene, con i voti contrari, tra gli altri, di Giappone, Norvegia e Islanda. (nella foto sopra, pinguini a Inexpressible Island, Terra Nova Bay, Victoria Land, in Antartide. Sotto, la foto di copertina che il quotidiano economico britannico Financial Times dedica alla notizia)