CONVEGNO SU SPERIMENTAZIONE ANIMALE, FERRARA, 8 OTTOBRE 2016
Un convegno sul “Perchè è giunto il tramonto della sperimentazione animale”: lo organizzano Leal, Lega Antivivisezionista sezione Ferrara, e Riscatto Animale domani a Ferrara, sabato 8 ottobre 2016. “L’abbandono della sperimentazione animale – spiega il comunicato che lancia l’appuntamento – non soltanto è possibile ma doveroso. Lo dobbiamo a milioni di persone che dopo decenni di ricerca sugli animali continuano ad ammalarsi e a morire di malattie che potrebbero essere prevenibili e curabili. Lo dobbiamo a milioni di animali stabulati a cui vengono sacrificate crudelmente e inutilmente, vita e salute. Esiste una ricerca che non fa uso di animali ormai consolidata, scientificamente validata, innovativa ed etica per la quale chiediamo sostegno ed implementazione”. E’ questo il tema del convegno, in cui vengono messi a confronto gli aspetti scientifici, etici, giuridici e legislativi. Il convegno è stato organizzato per essere una occasione di approfondimento con le Autorità, le Istituzioni e in particolare con gli Istituti di Ricerca Universitari ed è aperto, con ingresso libero, a tutti i cittadini. Programma del Convegno, moderato dalla dottoressa Anna Barbieri:
h 10,30 Introduzione di Gian Marco Prampolini, presidente nazionale LEAL e Claudia Corsini, presidente Riscatto Animale.
h 11 Bruna Annamaria Monami, vicepresidente LEAL: “Il valore dell’etica nel tempo della Sperimentazione Animale”
h 11,30 Yuri Bautta, responsabile settore Vivisezione di LAV Modena: “I Macachi di Modena: una battaglia vinta”
h 12 Dott Oriano Perata, dirigente medico S.C. Chirurgia Generale Dip. Chirurgie Ospedale Santa Corona-Pietra Ligure: “Test su animali in chirurgia”
h 13 Pausa pranzo con buffet vegano
h 14 Professore Bruno Fedi, Professore di Urologia, Primario anatomopatologo referente scientifico di LEAL Lega Antivivisezionista: “Vivisezione, Animalismo e Società”
h 15 Professore Marco Mamone Capria, matematico ed epistemologo presso l’Università di Perugia e presidente della Fondazione Hans Ruesch: “Come (non) è finita l’iniziativa Stop Vivisection”
h 16 Avvocato David Zanforlini, Foro di Ferrara e presidente nazionale dei Centri di azione giuridica di Legambiente: “Forse che gli animali hanno diritti?”
h 17 Dottoressa Susanna Penco, biologa e ricercatrice all’Università di Genova da sempre obiettrice di coscienza (via Skype)
h 17,15 Onorevole Paolo Bernini, M5S: “La politica delle gabbie vuote e dei metodi sostitutivi”.
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ANIMALI IN FIERA, FORLI’, SABATO 8 E DOMENICA 9 OTTOBRE 2016
Animali in Fiera è la fiera dedicata a tutti gli animali, una grande esposizione con tante curiosità e specie di ogni tipo: dai cavalli alle lucertole, dai conigli ai pappagalli, dai serpenti ai colombi e poi rettili, tartarughe, gli animali dell’aia romagnola, gatti, cani, anatre, oche, tacchini. Sabato 8 e domenica 9 ottobre la Fiera di Forlì si trasforma in un’enorme arca di Noè. Esperienza e professionalità di Associazioni, Enti, Federazioni, Allevatori, Veterinari e Fattorie Didattiche, sono il valore aggiunto di una manifestazione capace di coinvolgere tutta la famiglia con dimostrazioni, fattorie didattiche, eventi collaterali e divulgativi, percorsi di conoscenza e divertimento. Numerosi i punti informativi a disposizione di tutti quelli che desiderino ricevere maggiori informazioni per un acquisto consapevole. Qui maggiori informazioni.
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FESTIVAL ANIMALI, ROMA, FINO AL 27 OTTOBRE 2016
Al Macro Testaccio a Roma la prima rassegna nazionale d’arte per i diritti degli animali mai organizzata in Italia. Con più di 50 artisti partecipanti e 46 eventi tematici tra dibattiti, workshop, incontri con autori, proiezioni e presentazioni editoriali, il Festival#Animali è una manifestazione unica nel suo genere. L’idea di una festa che prevede anche spettacoli dal vivo, installazioni e mostre fotografiche e pittoriche arriva da Silvana Amati, senatrice Pd, ed Enpa è l’organizzatrice di questo contenitore di iniziative centrate sulle tematiche animali e sul rapporto uomo-animale che sarà alla Factory del Macro Testaccio fino al 27 ottobre. Scopo dell’iniziativa, non solo di riflettere e di far riflettere sul legame multidimensionale che unisce l’uomo al resto dei viventi e all’ambiente, ma di contribuire attivamente alla diffusione della cultura del rispetto per gli animali non umani. Articolato in quattro sezioni tematiche (Immagini, Parola, Spettacolo, Proiezioni) il festival si sviluppa su una superficie espositiva di duemila metri quadrati, secondo “un percorso multidirezionale scandito da parole polisemantiche che vanno dalla bellezza alla felicità, dalla sofferenza alla libertà, passando per il diritto, la tradizione, la schiavitù ma anche guerra, migrazioni e architettura”, recita il comunicato. Elencati alla rinfusa, partecipano l’Agenzia contrasto e l’Accademia delle Belle Arti di Brera, gli artisti disabili di “Disartisti” e i circensi (senza animali) di Reggae Circus e di Circo Maximo, la videointervista a Peter Singer “Pensiero Animale”. Martedì 25 ottobre sarà proiettato il documentario di Folco Quilici “Gli animali nella Grande Guerra”. “I temi animali – sono le parole di speranza della presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi – si sono profondamente radicati nel cuore e nella coscienza degli italiani: è dunque giunto il momento di superare la prospettiva antropocentrica con cui ancora troppo spesso ci relazioniamo agli altri viventi” (nella foto sopra, la locandina dell’evento).
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STORIE DI UNA BALENA, FIRENZE, DAL 12 MAGGIO 2016
Una balena preistorica circondata da una ricca fauna fossile, testimonianza della comunità marina che si è venuta a creare attorno al cetaceo adagiatosi sul fondale. E’ la sorpresa offerta a partire dal 12 maggio dal Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze con “Storie di una balena”, nuova sala espositiva permanente all’interno della sezione di Geologia e Paleontologia, già ricca di importanti testimonianze fossili della Toscana. Lo scheletro del cetaceo, risalente al Pliocene e lungo 10 metri, è stato rinvenuto nel 2007 presso Orciano Pisano, in un campo coltivato, alla profondità di appena 50 centimetri. La balena, recuperata nella sua connessione anatomica e restaurata dai paleontologi dell’Ateneo, viene esposta insieme ad altri reperti fossili (mammiferi, pesci e invertebrati) che per lungo tempo hanno ricavato risorse energetiche dalla decomposizione della carcassa. “Per la prima volta in Italia sarà possibile osservare – spiegano i curatori Stefano Dominici ed Elisabetta Cioppi – che cosa è successo in tempi geologici nella comunità marina creatasi alla morte della balena. Vogliamo offrire la sensazione di camminare sul fondo del mare dell’antichità, a 100-150 metri di profondità, grazie anche a un allestimento innovativo, coinvolgente e multimediale, curato dall’architetto Lorenzo Greppi”. Il percorso espositivo presenta, fra l’altro, le varie specie che hanno tratto energia vitale dalla carcassa, anelli della catena alimentare dell’ecosistema: squali, granchi, ricci di mare. E, ancora, gli animali vissuti insieme alla balena: delfini, capodogli, foche, razze e altri pesci, tartarughe marine e uccelli.