Un cane è morto per lo spavento da botti a Firenze. Ha ceduto il cuore. Lo ha reso noto su Facebook ‘Il Parco degli Animali’, canile rifugio del Comune di Firenze e sede dell’Ufficio per i Diritti degli Animali. Il post riceve centinaia di commenti di dispiacere e di critica a chi fa esplodere petardi vicino alla struttura. Appena ieri la vicesindaca Paola Galgani, illustrando l’ordinanza comunale anti-botti, aveva richiamato anche al rispetto degli animali, che come le persone fragili, restano spaventati. “Siamo devastati – scrive il canile su Fb -. Nel tardo pomeriggio di domenica sono state esplose nei dintorni del nostro canile delle vere e proprie bombe… il nostro Nero, da sempre, era terrorizzato dai tuoni, dai boati, dagli scoppi… il suo cuore non ha retto allo spavento e lo abbiamo trovato morto nel suo box”. Nero, esemplare di circa 12 anni, è un cane recuperato dalla strada. La sua morte è stata scoperta il lunedì mattina al rientro degli addetti. Adesso la struttura, in vista del Capodanno, somministra dei farmaci calmanti ai cani cardiopatici. Il canile, che si trova dietro il carcere di Sollicciano ed è vicino ad abitazioni del borgo di Ugnano, è chiuso agli estranei e non è possibile lanciare dentro i petardi. Il canile ha affisso volantini che invita le persone a non sparare botti vicino al canile.
UN MIGLIAIO DI COMMENTI DI RIPROVAZIONE O DI DISPIACERE
Sono saliti a quasi un migliaio i commenti di riprovazione o di dispiacere sul profilo Fb del canile comunale Parco degli Animali di Firenze dove tra domenica e lunedì è morto un cane per lo spavento subito dai botti di Capodanno esplosi a distanza ravvicinata. Altri cani sono stati trovati visibilmente scossi e impauriti. “Chi ha esploso con leggerezza e menefreghismo quelle bombe dovrebbe provare a immaginare il terrore che Nero può aver provato e in che maniera terribile ci ha lasciato”, scrivono gli addetti del canile chiedendo “di tutelare” gli esemplari “più fragili e indifesi che a causa di un’usanza barbara possono addirittura rimetterci la vita come successo al nostro Nero. Far esplodere simili bombe nelle vicinanze di un canile è un gesto di inciviltà. Vi chiediamo col cuore in mano di non farlo mai più e chiediamo il supporto di tutto il nostro ‘vicinato’ per aiutarci a tutelare al meglio i nostri cani che, come sapete, sono in gran parte anziani e cardiopatici”. Il nostro Nero “avrebbe avuto diritto al proseguimento della sua vita” ma “non potrà più averlo a causa di quello che per qualcuno è stato un istante di ‘divertimento'”. (Ansa)
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