Polemiche in Piemonte dopo la distribuzione di un diario scolastico per giovanissimi che metterebbe in cattiva luce agricoltori e allevatori, additandoli come sfruttatori di animali. Gli assessori regionali Elena Chiorino, Federico Riboldi e Paolo Bongioanni, rispettivamente all’Istruzione, alla Sanità e all’Agricoltura, chiedono che venga ritirato il “Diario Amico”, distribuito nelle scuole primarie e secondarie di primo grado della provincia del Verbano-Cusio-Ossola e pensato in particolare per bambini e ragazzi con disturbi specifici dell’apprendimento. Nel diario vi sono alcune vignette in cui le mucche mostrano cartelli con le scritte ‘Non sfruttateci’ e ‘No allevamenti intensivi’ e una storia, inventata da una ragazzina, in cui una vacca si rivolge a un gatto lamentando che gli allevatori la ‘fanno partorire per poi sfruttarmi e mettere il latte in vendita’.
LA TESI DEI POLITICI: “ALLEVATORI CUSTODI DEL BENESSERE ANIMALE”
“Il diario – secondo gli assessori – ha suscitato legittime preoccupazioni nel mondo dell’agricoltura e dell’allevamento. Il nostro impegno è chiaro: siamo custodi del benessere animale, della salute pubblica e del valore sociale della filiera agricola e zootecnica. Quanto riportato nel diario scolastico, che attribuisce agli allevatori frasi come ‘siamo ladri’ o suggerisce in modo generalizzato la necessità di passare a latte vegetale, rappresenta una forma di estremismo ideologico che non tiene conto della complessità reale del mondo agricolo, né del rispetto dovuto alle famiglie che lavorano ogni giorno”. “Rifiutiamo con fermezza – aggiungono – che nelle scuole si propaghino messaggi che sviliscano questa comunità e che orientino i giovani mediante un linguaggio polarizzato privo di equilibrio”.
LA TESI DEGLI ANIMALISTI: TESTI E DISEGNI DEL DIARIO SONO CORRETTI
Opposta la posizione animalista. L’associazione Lav ha scritto una lettera a Concetta Noto, dirigente dell’Ufficio Scolastico IX del Vco, per ribadire “che i testi e i disegni pubblicati nel Diario Amico affrontano in modo corretto e adeguato all’età degli alunni il tema dello sfruttamento animale, in particolare quello delle mucche nella filiera del latte e della carne. Il ritiro del Diario – avvertono gli antivivisezionisti – o persino la sua distruzione, come richiesto dai suoi oppositori (l’associazione Tutela ambiente e vita rurali, nd24z), sarebbe una sconfitta della libertà di insegnamento e di espressione, valori sanciti dalla nostra Costituzione”. Una censura, spiega Lav, che colpirebbe “la libertà di espressione di una bambina di 12 anni”. Segue un invito alla dirigente scolastica “a garantire con fermezza la libertà di insegnamento e di espressione, evitando che tali valori vengano subordinati agli interessi di categoria”. L’associazione, infine, sottolinea come le reazioni degli agricoltori “mostrano la volontà di nascondere la realtà dello sfruttamento animale che caratterizza gli allevamenti, compresi quelli di montagna o di piccola scala”. Sul web sono nate anche due petizioni, una contro il Diario e una a favore del Diario. Alle 22 di sabato 1° novembre 2025 le firme a favore sono oltre 12mila mentre quelle contrarie poco più di un migliaio.
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