San Rocco di Camogli, premio Fedeltà del cane 2025: le storie | 2

Come accade ormai da 64 anni, ogni 16 agosto a San Rocco di Camogli, in Liguria, viene assegnato il Premio Internazionale Fedeltà del Cane. Il riconoscimento viene assegnato sulla base di un lavoro di ricerca che dura un anno intero, teso a individuare quei cani che si sono distinti per particolare fedeltà, eroismo e amore e le persone o le istituzioni che hanno operato benevolmente nei confronti dei cani. Assegnati anche menzioni alla memoria e un premio fedeltà estero. Le storie raccolte qui sotto (e anche qui e qui) sono state selezionate da Sonia Gentoso, anima del Premio.

Premi Fedeltà Italia / 2

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JAKIN

Jakin, pastore belga malinois di 3 anni, con eroismo e determinazione ha prontamente difeso il suo umano portando alla fuga il malintenzionato e senza desistere neppure dopo essere stato colpito sulla testa con un pugno

“Fratelli nella notte”: un’efficace sintesi dell’antico patto, che ha spinto con determinazione Jakin ad affrontare il pericolo pur di difendere il suo umano. Un’abitazione di campagna isolata e circondata da un vasto terreno, nel buio di un tardo pomeriggio dello scorso novembre si è fatta scenario della spaventosa disavventura accaduta a Dante, noto professionista jesino, grande appassionato cinofilo, amante degli animali e al suo fedele Malinois, Jakin. La casa, un cantiere in ristrutturazione, al momento era disabitata, ma Dante quotidianamente la raggiungeva in auto per occuparsi delle galline e di una delle sue passioni, gli altri ospiti alati, che hanno il loro riparo nello spazio esterno della casa. Dopo essere entrato una volta aperto il cancello della recinzione che circonda la proprietà ed essere sceso dall’auto, Dante si accorge che, sul lato opposto della grande area esterna, un altro cancello, normalmente chiuso da un lucchetto, è aperto. Ma ricordando di essere stato avvisato circa un’ora prima dalla moglie che aveva provveduto lei a raccogliere le uova, Dante si tranquillizza, pensando che quel cancello aperto fosse una sua dimenticanza. Prima di andare ad occuparsi degli animali, Dante apre l’auto e il kennel al suo interno per far sgambare liberamente Jakin, che però immediatamente si irrigidisce e “punta”, come se avesse visto o percepito qualcosa alle spalle di Dante. A quel punto Dante si volta, illuminando davanti a sé con la luce frontale e un attimo dopo, dalla siepe scossa da un forte fruscio, appare all’improvviso, nel raggio di luce, una figura umana che a tutta velocità corre verso il cancello d’ingresso rimasto aperto. Dante sente il sangue gelarsi nelle vene, mentre l’impavido Jakin parte come una freccia e in pochi istanti arriva sull’uomo, azzannandogli il polpaccio destro. L’uomo, urlando in una lingua non comprensibile, probabilmente arabo, si volta e colpisce con forza il Malinois sulla testa con un pugno. Nonostante ciò Jakin riprende ad inseguire il ladro fintantoché Dante, preoccupato per il cane, lo fa desistere e tornare da lui. Dante, comprensibilmente scosso, si fionda con il cane dentro l’auto, chiudendo le portiere e del ladro, sparito nel buio, restano solo tracce di sangue sul terreno. Che cosa sarebbe potuto accadere a Dante se non ci fosse stato Jakin con lui? Trovarsi uno sconosciuto alle spalle, nel buio e in mezzo al nulla è una dura prova, che Dante, per fortuna, non ha dovuto affrontare da solo. Un’altra cosa quella sera lo ha colpito profondamente ed è il fatto che, una volta tornati a casa, così, come se nulla fosse successo, il coraggioso Malinois ha ripreso il suo ruolo di amico dei suoi figli, di coccolone, di “cane di casa”. Dante e Jakin insieme si allenano per la disciplina di utilità e difesa oltre che nelle passeggiate al mare o in montagna.

«Ho vissuto qualcosa che mi resterà scolpito nel cuore per sempre. Senza volerlo – afferma Dante – il ladro mi ha fatto percepire davvero quel legame ancestrale, profondo e incredibilmente prezioso che lega noi e il figlio del lupo da decine e decine di secoli: ho scoperto di avere accanto qualcuno che antepone la vita di colui che ama, che lo accudisce e che lo ha protetto a sua volta quando era un cucciolo, alla propria. È l’antico patto, rispettato molto più spesso dai cani che da noi bipedi, a onor del vero… Jakin non è un eroe solo per ciò che ha fatto, ma lo è per come si approccia alla vita. Solare, allegro, premuroso ma anche forte e deciso. Insomma, non un semplice cane ma un vero e proprio fratello a 4 zampe».

Dante Libbra, Jesi, Ancona

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MORGANA

Morgana, pastore tedesco femmina, di 2 anni, in soli 6 mesi di servizio ha permesso alla Squadra il conseguimento di buoni risultati nel ritrovamento di sostanze stupefacenti; è stata selezionata  – prima volta nella storia delle Unità Cinofile antidroga della Guardia di Finanza – per un corso dell’Agenzia Internazionale Frontex, unitamente alle varie unità cinofile delle Polizie dell’Unione Europea

Morgana, GF 4637, pastore tedesco femmina, di due anni, è Ausiliare cinofilo specializzato antidroga, in servizio presso la Squadra Cinofili della Compagnia Pronto Impiego di Genova dal dicembre 2024, impiegata in attività giornaliera per il contrasto allo spaccio e all’ illecita detenzione di sostanze stupefacenti. In appena 6 mesi di servizio, Morgana è stata capace di adattarsi ed ambientarsi al nuovo scenario operativo; ha permesso alla Squadra di conseguire risultati significativi nel campo della lotta al narcotraffico, con il ritrovamento complessivamente di kg. 0,5 di marijuana, kg. 3 di hashish e kg. 0,2 di cocaina per violazione dell’art. 73 del DPR 309/90 e il relativo arresto di due responsabili.

Morgana ed il suo conduttore, formano la prima Unità Cinofila antidroga nella storia della Guardia di Finanza, ad essere stati selezionati per un corso cinofilo dell’Agenzia Internazionale Frontex, unitamente ad altre unità cinofile delle varie Polizie dell’Unione Europea

Ritirerà il premio il conduttore di MORGANA, il Finanziere Scelto Cinofilo Fiorenzo Ruggio; saranno accompagnati dall’Istruttore Cinofilo Luogotenente Corrado Di Pietro, Compagnia Pronto Impiego, Guardia di Finanza, Genova. Sarà presente il Capitano Flavio Giammarini, Comandante della Compagnia Pronto Impiego di Genova

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REX

Rex, simil pastore tedesco di 8 anni con problemi di deambulazione, porta nel Commissariato di Polizia che lo ha adottato dal canile, un grande rinnovamento; quale testimonial e parte integrante di diversi progetti rivolti alle scuole, ai bambini ricoverati in Ospedale e alla collettività, Rex e i “I custodi di Rex” diventano un simbolo concreto, verso cittadini e istituzioni, di un cambiamento culturale votato al rispetto e alla valorizzazione della vita degli animali

Un Ispettore della Polizia di Stato di Roma assiste ad un programma televisivo che racconta una storia ben nota al Premio Fedeltà del Cane (edizione del 2022), la storia di Marley, il cane cieco adottato a cinque mesi e diventato, grazie alle cure e all’affetto dei suoi proprietari, il primo cane non vedente della Protezione Civile, utilizzato sia per la ricerca di persone scomparse che per il salvataggio in mare. Ispirato da questa testimonianza, che dimostra come davvero “la disabilità sia solo negli occhi di chi la guarda”, l’Ispettore La Prova e, unitamente a lui, gli altri sette colleghi del Commissariato Porta Maggiore della Polizia di Stato di Roma, decidono di presentare alla Questura di Roma un progetto per promuovere, anche verso gli altri Corpi delle Forze dell’Ordine e Sicurezza, l’adozione di cani con difficoltà, contribuendo così alla prevenzione del randagismo e contrastando il fenomeno del maltrattamento degli animali. Presso il canile di Valle Grande a Roma, verrà quindi adottato un cane con problemi di deambulazione dovuti a maltrattamenti e ad investimento stradale e sui canali nazionali della Polizia di Stato, si leggerà: “Benvenuto Rex nella nostra grande famiglia”. E proprio come in una famiglia, i suoi “custodi” si prendono cura di lui; c’è chi gli prepara il pasto preferito, chi lo porta dal veterinario, chi trascorre la notte con lui quando sta male, chi progetta modifiche strutturali per rendere la sua cuccia ancora più confortevole. Ma al centro di tutto c’è Rex con il suo carico di amore. «Un amore così grande – dicono i custodi – impossibile da trattenere tutto per noi, che non abbiamo un cuore immenso come il suo. È vero, facciamo di tutto per portare avanti un progetto in cui tanto crediamo. Ma “essere felici perché si è amati”, questo è altrettanto vero. Ce lo ha insegnato Rex, che ci ha cambiati. Rex ha preso il buono di tutti noi e ce le riflette, come uno specchio in cui ci guardiamo trovandoci migliori. Sì, l’amore di Rex ci fa stare bene». Dall’amore di Rex traggono beneficio non soltanto i suoi custodi, bensì quanti li circondano, come se questo sentimento fosse tangibile, coinvolgente, contagioso.

Per dirlo con Nicholas Sparks, “L’amore è come il vento, non puoi vederlo ma puoi sentirlo”.

Su iniziativa dell’Ispettore La Prova, Rex è diventato parte integrante del progetto “Scuole Sicure” dove attraverso diapositive e incontri nelle classi, a cui Rex partecipa come testimonial, si vuole sensibilizzare all’amore e al rispetto verso gli animali. Un fatto senza precedenti nella storia istituzionale ha visto Rex e Marley invitati alla Camera dei Deputati in occasione della discussione di una proposta di legge sull’inasprimento delle pene contro il maltrattamento degli animali. Rex, ha anche partecipato ad un’intervista per Radio Parlamentare, dove l’Ispettore  La Prova ha condiviso la loro esperienza insieme ad altri rappresentanti istituzionali di Governo cosicché la storia di Rex è stata poi pubblicata sulla rivista Polizia Moderna. Un altro segno di concretizzazione del messaggio esemplare di Rex e dei suoi custodi, sta nel fatto che la Protezione Civile e NUE 112 della Regione Lazio ha adottato dal canile un cucciolo abbandonato a quaranta giorni di vita, che sarà addestrato alla ricerca di persone scomparse. Un’ultima, non per importanza, tappa, tra le più significative di Rex e dei suoi custodi è sicuramente l’ingresso di Rex all’Ospedale pediatrico Bambino Gesù per portare un po’ di gioia e sollievo ai bimbi ricoverati.

La storia di Rex, il “cane speciale” della Polizia di Stato e de “I custodi di Rex”, oltre agli obiettivi che persegue – adottare cani che sarebbero destinati a trascorrere tutta la vita nei canili, contribuire alla prevenzione del randagismo e contrastare il maltrattamento degli animali – diventa un simbolo concreto del legame tra solidarietà e impegno istituzionale e si fa anche portavoce, verso cittadini e istituzioni, di un cambiamento culturale votato al rispetto e alla valorizzazione della vita degli animali, finalmente considerati essere senzienti.

«… E poi c’è “l’amore diverso”. Quello del tuo cane. Diverso perché unico… tutto quel mare di amore riservato a te fino all’ultima goccia… perché per lui sei la luce e il giorno… il buio e la notte… Puoi stare lontano giorni, lui ti aspetterà dietro quella porta, per sempre. Potrai essere anche l’uomo più povero di questo mondo ma lui sarà il cane più ricco perché ha te. Puoi dare tutto l’amore che hai dentro a chi vuoi, ma lui “il suo amore diverso” non lo dividerà con nessun altro, finché vivrà. I canili sono pieni di creature con questo amore…». (Giovanni La Prova)

Una storia virtuosa: un “Premio fedeltà” a Rex e un “Premio bontà” al Commissariato di P.S. Porta Maggiore – Questura di Roma

Giovanni La Prova, Ispettore Commissariato di Porta Maggiore della Polizia di Stato di Roma

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ZEUS

Zeus, bassotto di 7 anni, in corsa verso la casa più vicina, con il suo abbaiare ha attirato l’attenzione di coloro, cane compreso, che vi abitano, portandoli dalla sua proprietaria che si trovava aggrappata al bordo di un pozzo profondo sei metri, riuscendo ad evitare che vi sprofondasse, salvandole così la vita

«In quel bruttissimo incidente, di cui sono stata vittima – afferma Federica – Zeus mi ha dato la più grande dimostrazione della sua fedeltà, del suo essere speciale».

Anche quel pomeriggio, dopo l’uscita da scuola, Federica con il suo Zeus si è recata a fare una passeggiata nei campi, tra un gruppo di case e l’altro, nella zona Borgo di Magrignano a Livorno. Camminando, ad un certo punto ha messo il piede su un tombino ed ha sentito la terra mancare sotto di lei. Probabilmente il tappo era stato messo male, perché il tombino era chiuso, di questo non ha alcun dubbio Federica, che altrimenti se ne sarebbe accorta, dato che tra l’altro quel giorno l’erba era stata tagliata al mattino. Durante la caduta ha avuto la prontezza di lasciare il guinzaglio per non trascinare il cane con sé e di aggrapparsi al bordo del pozzo con le mani. Purtroppo però, non è riuscita ad evitare che il tombino, cadendo, la colpisse al petto procurandole le fratture alle costole, come le sarà poi diagnosticato al Pronto Soccorso. I minuti a seguire sono stati concitati; Federica non ha la reale percezione del tempo in cui sarebbe rimasta appesa tra la terra e il vuoto, cosa peraltro resa possibile solo dal fatto di essere sempre stata una sportiva, ma ha il preciso ricordo di Zeus che si è allontanato velocemente abbaiando verso il cancello di una casa vicina. Il cane che vive lì, vedendolo correre verso di lui lo ha fatto a sua volta e il padrone, attirato dall’abbaiare dei due cani, è uscito dal cancello. A quel punto si sono tutti avvicinati al tombino e Federica, aggrappata al bordo di quel pozzo artesiano profondo 6 metri, ferita e nel panico, è stata afferrata dal proprietario dell’altro cane e tratta in salvo. Non osa neppure pensare a cosa sarebbe successo se ci fosse sprofondata dentro. I giorni successivi, con due costole rotte, sono stati faticosi, ma Federica ha sempre avuto a fianco il suo “angelo peloso”. Tutto questo alla fine è perlomeno servito affinché la zona venisse messa in sicurezza.

Zeus è entrato nella vita di Federica dopo la richiesta del figlio Matteo di avere un cucciolo; nonostante fosse cresciuta a contatto con i cani degli zii a cui era molto legata, la cosa destava in lei delle perplessità. Ma in breve tempo quel cucciolo scelto dal figlio, un bassotto con un nome importante, che poteva sembrava pretenzioso per un cane così piccolo, divenne bravissimo. E la cosa più bella è che Zeus, tra tutti, ha scelto lei, Federica e il loro legame è diventato fortissimo. Queste le parole di Federica: «Oggi, dopo quanto accaduto, mi sento una miracolata, e grazie a Zeus, il mio cane, che – come dico sempre – è “l’uomo” che in assoluto mi ha amato in modo incondizionato».

Federica Bettarini, Livorno

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Premio Fedeltà estero

RUSTY

Rusty, meticcio di 3 anni, adottato durante l’uragano Helene, due settimane dopo ha salvato la sua famiglia

Pochi giorni dopo la devastazione dell’uragano Helene in North Carolina, Gabby Bannon, della contea di Delaware, Pennsilvanya, guardando i telegiornali, ha visto immagini strazianti di animali in difficoltà e ha deciso di offrirsi come volontaria, insieme al marito, per andare in North Carolina con LaMancha Animal Rescue, a consegnare cibo per animali e altri beni di prima necessità. Arrivati con tre camion, piattaforme e rimorchi pieni di rifornimenti, che sono stati distribuiti nelle zone più colpite, il giorno dopo, hanno caricato 35 cani provenienti da un rifugio locale per portarli in Pennsylvania in cerca di una casa. Tuttavia, per Gabby, in uno di questi cani c’era qualcosa di speciale; ne è scaturito un legame immediato e Gabby ha deciso che quel cucciolo di tre anni sarebbe tornato a casa con loro. Rusty si è inserito perfettamente nella famiglia e i bambini, Michael di due anni e il piccolo Wesley di sei mesi, se ne innamorano all’istante.

Due settimane dopo, Gabby e i suoi bambini stavano facendo un pisolino mattutino, profondamente addormentati in una camera da letto al secondo piano, quando Rusty ha cominciato ad abbaiare, a camminare avanti e indietro e a tirare la manica della maglietta di Gabby. Intuito che qualcosa non andava, Gabby ha aperto la porta della camera e il corridoio era invaso dal fumo. Portati i bambini e i cani fuori e al sicuro, Gabby ha scoperto il principio di incendio in cucina, ed è riuscita a spegnerlo con un estintore, con danni minimi. «Non oso pensare a cosa sarebbe potuto succedere… saremmo potuti rimanere intrappolati al piano di sopra… – afferma Gabby – Saremo sempre grati a Rusty! È come se lui fosse destinato ad entrare nelle nostre vite e a salvarci».

Gabby Bannon, Eddystone, Contea di Delaware, Pennsylvania, Stati Uniti

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L’Associazione Valorizzazione Turistica di San Rocco di Camogli Aps, organizzatrice del Premio,  ringrazia il Comune di Camogli  e la Regione Liguria e rivolge anche un particolare ringraziamento a Banca di Piacenza e ad Almo Nature-Fondazione Capellino, nonché al Cto Veterinario e WaldKorn cereali antichi e a tutte le realtà locali per il supporto.