Come accade ormai da 64 anni, ogni 16 agosto a San Rocco di Camogli, in Liguria, viene assegnato il Premio Internazionale Fedeltà del Cane. Il riconoscimento viene assegnato sulla base di un lavoro di ricerca che dura un anno intero, teso a individuare quei cani che si sono distinti per particolare fedeltà, eroismo e amore e le persone o le istituzioni che hanno operato benevolmente nei confronti dei cani. Assegnati anche menzioni alla memoria e un premio fedeltà estero. Le storie raccolte qui sotto (e anche qui e qui) sono state selezionate da Sonia Gentoso, anima del Premio.
Premi Fedeltà Italia

ARWEN, LUNA E ISOTTA
Arwen e Luna, flat coated retriever rispettivamente di 7 e 4 anni, sono i cani impegnati nel progetto “La Stanza di Peggy” – prima esperienza in Italia di Pet Therapy rivolta alle donne vittime di violenza. Con loro Isotta, griffon bleu de gascogne di 6 anni, che opera in vari progetti a beneficio di persone fragili
“La Stanza di Peggy” è un progetto – primo in Italia – in cui gli Interventi Assistiti con Animali (Iaa) sono abbinati ad una problematica molto delicata e purtroppo di grande attualità, qual è la violenza di genere. A fianco delle donne, in linea con il piano nazionale del Soroptimist International d’Italia, “Una stanza tutta per sé”, che fornisce sostegno a quante sporgono denuncia per violenze ed abusi (sono circa 300 gli spazi fino ad ora allestiti presso le sedi delle Forze dell’Ordine), il Soroptimist International d’Italia Club Torino, su idea della sua Presidente per il biennio 2023-2024, professoressa Erica Varese Baulino, ha sviluppato una nuova progettualità: “La Stanza di Peggy”.
“La Stanza di Peggy” mira a fornire un ulteriore supporto alle donne che hanno denunciato la violenza subita. Con riferimento a questa progettualità, il Soroptimist Club Torino ha firmato due progetti di collaborazione rispettivamente con il Comando Provinciale Carabinieri di Torino e la Questura di Torino. E’ previsto che gli incontri avvengano in ambiente protetto, dove la pratica terapeutica degli IAA, nello specifico con i cani, si avvale di un’equipe multidisciplinare specializzata secondo le Linee Guida Nazionali. Queste attività si sono dimostrate essere, per queste donne, un valido aiuto in un percorso di cura di sé, dell’altro, nonché di recupero della fiducia in se stesse e nel mondo circostante. «Si tratta di donne protette dall’anonimato, – racconta la professoressa Varese Baulino – persone che prima di ogni altra cosa vanno tutelate. Quando le ho incontrate, sono stata colpita profondamente dal loro dolore; è stato un momento di grande empatia, ed è stata una gioia immensa scoprire che grazie a questi cani meravigliosi, sono riuscite ad intraprendere un percorso che in qualche modo possiamo definire di rinascita».
Arwen, insieme alle sue colleghe canine, è una protagonista silenziosa ma preziosa del progetto. Dolce, equilibrata e socievole, abituata a lavorare in contesti delicati, come quelli rivolti a donne vittime di violenza, favorisce un’apertura emotiva e la partecipazione attiva delle beneficiarie. Luna è una compagna di vita e di lavoro straordinaria. È un cane solare, sensibile e desideroso di partecipare, ed è grazie a questo suo spirito che è diventata parte integrante del lavoro di Francesca Bertotti, psicologa specializzata in Iaa ed educatrice cinofila. Luna è un cane speciale; lo è per Francesca e per quanti l’hanno incontrata, non solo le donne de “La Stanza di Peggy”, ma i tanti bambini, ragazzi e adulti coinvolti nei vari progetti che Luna e Francesca portano avanti a Torino. Isotta è nata in Calabria dov’era destinata alla caccia, ma non avendo doti spiccate per questa disciplina, è stata abbandonata. Ha patito la fame e subito maltrattamenti che le hanno lasciato lesioni permanenti al bacino. Incantata dai suoi occhi tristi ma dolcissimi, Francesca Bisacco la adotta, trascorrendo i primi due anni a ricordarle emozioni positive e a insegnarle a manifestare gioia e affetto. «Con grande forza e resilienza, e questo è un insegnamento per tutti enorme, – racconta Francesca Bisacco – Isotta decide di dare di nuovo fiducia e di riaprirsi all’uomo». Da lì emergono le sue doti di pazienza, saggezza, equilibrio e determinazione che insieme, Francesca e Isotta, attraverso gli Iaa, mettono a servizio di diversi progetti; in generale la sua calma e la sua solidità danno sicurezza alle persone fragili, adulti in difficoltà e anziani, ma anche bambini.
Queste le esperienze de “La Stanza di Peggy” di alcune donne. Per di una di loro, il progetto ha rappresentato il primo percorso di autonomia; lo stesso legame con il cane è stato la realizzazione di un desiderio profondo, con l’avvio di un movimento di emozioni e vissuti che, dopo due anni, ha dato alla Signora un rinnovato impulso ad uscire dalla condizione di violenza subita. Altre due partecipanti al progetto, ospiti di una Casa Rifugio, seppur abbiano frequentato il percorso con minore assiduità, hanno beneficiato dell’esperienza che ha consentito loro di ridare valore al passato ed al presente. Oggi gli studiosi ritengono che l’integrazione degli Iaa nel lavoro sul trauma rivesta un ruolo importante nel ridurre la gravità dei sintomi, la depressione ed altre vulnerabilità trauma-correlate. “La Stanza di Peggy” è stata lodata anche dal Prefetto di Torino con queste parole: «Più che amico dell’uomo, il cane oggi è amico della donna, e accanto al grande servizio che rende presso le forze dell’ordine, oggi aggiunge un’ulteriore attività specifica, aiutando le persone in un momento di difficoltà».
“La Stanza di Peggy”, che si auspica possa diventare un modello da replicare in altre città, è un’iniziativa straordinaria, ideata e realizzata dal Club torinese di Soroptimist, Associazione mondiale di donne impegnate in attività professionali e manageriali, che su base volontaria, operano attraverso progetti per la promozione dei diritti umani, il sostegno all’avanzamento della condizione femminile e la realizzazione del potenziale individuale e collettivo delle donne. Una voce universale per le donne che si esprime attraverso la presa di coscienza, il sostegno e l’azione.
Una storia virtuosa: un “Premio fedeltà” ad Arwen, Luna, Isotta e un “Premio bontà” a Soroptimist Club Torino
Prof.ssa Erica Varese Baulino, past President di Soroptimist Club Torino e ideatrice del progetto “La Stanza di Peggy”, Torino
Francesca Bertotti con Luna; Luca Pirfo e Lucrezia Lovisato con Arwen; Francesca Bisacco con Isotta, Torino
+++

CONSTANTIN
Constantin, pastore belga malinois di 7 anni, in forza alla Polizia di Stato nel ruolo di Cane Antidroga
Il lavoro costante e professionale dei Cani Antidroga della Polizia di Stato concorre in maniera sensibile alla prevenzione ed alla repressione dei reati inerenti le sostanze stupefacenti.
Constantin, pastore belga malinois, ha contribuito in modo determinante al ritrovamento di grandi quantità di sostanze stupefacenti durante le capillari e continue bonifiche, mettendosi a disposizione degli inquirenti di tutta la Liguria e di altre realtà del territorio nazionale. Constantin, lavorando in simbiosi con il suo conduttore, è tanto determinato nel comune obiettivo della lotta allo spaccio, quanto dolce e premuroso con la sua cucciola umana. La Polizia di Stato svolge costantemente questo compito silenzioso, a volte nascosto ma indispensabile, ogni giorno con coraggio ed entusiasmo. E lo fa con tutto il suo personale, anche con quello a quattro zampe.
Constantin con il suo conduttore, l’Assistente Capo Coordinatore Andrea Dall’Acqua, riceveranno il premio accompagnati dall’Ispettore Laura Emilia Bisio, responsabile della Squadra Cinofili della Polizia di Stato di Genova
+++

DEPP
Depp, border collie di 6 anni, ha portato in salvo un intero gregge di pecore; nuotando nei campi allagati da piogge torrenziali, è riuscito ad indirizzare 80 pecore e 25 agnellini verso la salvezza
Il maltempo, lo scorso marzo, ha imperversato sulla Toscana con piogge torrenziali e fiumi in piena, che hanno straripato e sommerso interi campi. Una delle zone più colpite è stata la piana di Prato e i pascoli della frazione San Giorgio a Colonica, dove Lorenzo Diana ha 80 pecore e 25 agnellini, che non alleva per la macellazione ma per l’addestramento dei cani da pastore. Non a caso, dal lavoro svolto dai cani da pastore nella vita quotidiana, è nata la disciplina sportiva per cui i cani vengono preparati anche dallo stesso Diana: lo Sheepdog. Ormai diffuso e praticato in tutta Europa, USA, Nuova Zelanda, Australia, lo Sheepdog (“cane da pecore”) è, ancor prima di una disciplina sportiva, un antico e nobile mestiere di pastorizia con origini anglosassoni. E proprio in Galles, la terra dei border collie, si sono incontrati Lorenzo e Johnny Depp (chiamato Depp), cucciolo di soli due mesi. Lorenzo lo descrive come un cane affettuoso, amorevole, istrionico, in un certo senso somigliante ai personaggi interpretati dall’attore di cui porta il nome. Lorenzo con i suoi cani ha preso parte a competizioni nazionali e mondiali di Sheepdog, dove per altro i suoi “Hidronice Sheepdog”, hanno più volte raggiunto il podio, ma ora la gara della vita l’ha vinta lui, Depp.
Il 14 marzo Lorenzo si è trovato a dover affrontare una situazione di emergenza senza precedenti; fin dall’alba ha iniziato a trasportare gli animali verso un’area più sicura, però l’acqua continuava a salire e le pecore rifiutavano di muoversi. In tempi velocissimi lo scenario si è fatto molto critico e la più grande preoccupazione di Lorenzo era quella di perdere gli agnellini. Le pecore spaventate non sapevano in quale direzione andare per mettersi in salvo e gli agnellini, quasi completamente immersi nell’acqua, belavano per richiamare l’attenzione delle loro mamme che non potevano far nulla per aiutarli. Uno strazio incredibile per Lorenzo che, nonostante i primi tentativi di mettere in salvo alcuni degli animali, ben presto si è reso conto dell’impossibilità di farcela da solo. Ed ecco all’improvviso entrare in azione Depp. Mentre l’acqua continuava a salire ad una velocità impressionante, Depp, seguendo i comandi che Lorenzo gli dava per aiutarlo in questo difficile compito, nuotava tra gli animali, a volte sbucando fuori dall’acqua per individuare il percorso migliore, ma sempre facendo in modo che gli animali non si disperdessero e andava avanti e indietro, tornando a recuperare anche l’ultima pecora rimasta un po’ distaccata dal gregge, e alla fine è riuscito ad accompagnare tutti al sicuro. Un incredibile sforzo, fatto di fatica e precisione, che Depp ha portato a termine con fare deciso e al tempo stesso delicato e protettivo. «Se non ci fosse stato lui – afferma Lorenzo – non so cosa sarebbe potuto accadere… E’ difficile entrare nelle sue corde, ma una volta conquistata la sua fiducia sarà per sempre». Dopo il successo del salvataggio, è rimasta, oltre alla paura per alcuni agnellini in stato di ipotermia, la stanchezza di Depp, che, senza toccare cibo, è crollato in un sonno profondo. A vegliare fiero su di lui e sugli agnellini più deboli, portati al riparo e messi vicino alla stufa, c’era Lorenzo con tutto il suo amore per quelli che non sono semplici animali da allevamento, ma parte della sua famiglia. Infine, all’emozione di quel difficile salvataggio si è aggiunta, per Lorenzo, anche quella di vedere i piccoli riprendersi poco per volta e tornare dalle loro madri.
Una storia di coraggio, dedizione e amore che ci insegna come, nei momenti più difficili, la differenza tra la vita e la morte la possano fare il cuore e l’istinto.
Lorenzo Diana, Campi Bisenzio, Firenze
+++

ERIN
Erin, labrador di 12 anni, forte di una fiducia e di un amore incondizionato che la tiene unita al suo umano, è diventata anche la straordinaria compagna delle sue avventure, prima fra tutte il viaggio in cargo bike da Roma verso Capo Nord
“Un buon amico conosce tutte le tue storie, il migliore amico ti ha aiutato a scriverle”: pensiero che Nicola ha fatto suo dal momento in cui è arrivata Erin, un dono prezioso, che riempie ogni giornata di momenti unici. Parte irrinunciabile della sua vita, Erin è per Nicola la compagna d’avventure, silenziosa e presente, capace con uno sguardo di dargli la forza di andare avanti. Ogni imprevisto, ogni difficoltà diventa una sfida da affrontare insieme, forti del legame che li unisce, la fiducia profonda e incrollabile l’uno nell’altra. Per dieci anni Nicola ed Erin hanno esplorato, zaino in spalla, mezza Italia, hanno scalato le vette degli Appennini, hanno fatto cammini e trekking, ma mai avevano viaggiato insieme in bicicletta e oltre confine, fino al giorno di partenza per il loro viaggio verso Capo Nord (“Nordic Dream”). La progettazione è iniziata due anni prima quando Nicola, andando a riprendere in clinica Erin, che aveva rischiato di morire a causa di una grave crisi respiratoria, le fece una promessa di cui non si pentirà mai. Ancora non sapeva come avrebbe fatto, ma alla fine l’ha realizzata concretamente; oltre alla preparazione fisica, c’è stato lo studio sull’itinerario, l’equipaggiamento, l’abbigliamento, l’alimentazione e non ultimo tutto ciò che riguardava Erin (vaccinazioni, documenti, leggi). Indispensabile la preparazione per abituarla a stare sulla cargo bike, testando tutte le varie situazioni di traffico, rumori, strade sconnesse, sentieri, vento, pioggia, essendo la sicurezza, la salute e il benessere di Erin un’assoluta priorità per Nicola.
Il 18 marzo 2023, Nicola ed Erin partono in cargo bike da Ostia (Roma) verso Capo Nord. Ogni momento di questo viaggio attraverso l’Europa è stato indimenticabile; tra i più significativi, la giornata in cui sono stati superati gli Appennini, la prima notte in tenda con Erin, il primo confine, l’Austria, tutte le tappe delle varie capitali europee e i giorni trascorsi nelle foreste della Repubblica Ceca. La meta finale non è stata raggiunta, perché il viaggio si è concluso a Stoccolma, senza nulla togliere a quella che resterà l’esperienza più bella di tutta la vita. A marzo 2024 prende il via “FrancigenErin”, un’altra fantastica avventura che ha permesso a Nicola, con la cargo bike ed Erin sempre al suo fianco, di percorrere la Via Francigena, in due tempi, a distanza di un anno l’uno dall’altro, quindi da Aosta a Roma, per poi riprendere da Roma a Santa Maria di Leuca in Puglia, attraversando luoghi e città del nostro meraviglioso Paese. In tale occasione tra l’altro Nicola ed Erin, sempre al centro, quest’ultima, delle attenzioni di quanti li raggiungevano nelle varie tappe del loro percorso, hanno raccolto fondi per un canile in Puglia che ospita molti cani anziani, tutti con particolari problematiche; un modo, per Nicola, di sdebitarsi nei confronti della sua preziosa e fedele compagna a quattro zampe. Erin non è più giovanissima e naturalmente ha qualche problemino di salute, ma la voglia di esplorare il mondo è la stessa di quando era cucciola.
«Erin ha un modo tutto suo di affrontare la vita – afferma Nicola – Lei mi ha insegnato a vivere ogni istante profondamente, e quando lo fai davvero, il tempo si arrende. La forza del legame che ci unisce può vincere anche contro l’inarrestabile corsa del tempo… perché ovunque ci troviamo, siamo semplicemente dove vogliamo stare: l’uno accanto all’altra».
Nicola Inversi, Roma
+++

JACK
Jack, labrador di 3 anni, con grande tempestività e coraggio, ha salvato la sua proprietaria aggredita da due cani
Momenti di puro terrore, che senza la presenza del fedele Labrador, avrebbero potuto sfociare in qualcosa di ben più drammatico, quelli vissuti lo scorso novembre da Romina, una giovane donna di Castel di Sangro, durante una passeggiata lungo la strada ciclopedonale verso la parte periferica della città. Romina ha sentito due cani avvicinarsi a lei da dietro; uno dei due, il molosso, la fissava minaccioso mentre lei rimaneva immobile. In una frazione di secondo entrambi, l’uno, incrocio tra rottweiler e pastore tedesco, e l’altro di dimensioni più piccole, si sono avventati su di lei azzannandola al braccio e alla schiena. Romina cadendo a terra ha cercato di girarsi di lato per proteggere il viso ed è rimasta in balia dei morsi dei due cani aggressori, riportando profonde ferite. Romina ricorda a fatica quei minuti interminabili di terrore, in cui il dolore era talmente forte da permetterle solo di piangere, impedendole di gridare. Su quella pista, solitamente frequentata, non c’era stranamente nessuno. Tutto lì intorno sembrava immobile, tranne un’ombra nera che improvvisamente avanzava verso di loro: era Jack, il suo Jack… Romina, sopraffatta dal dolore e dalla paura, grazie al tempestivo intervento del fedele Labrador, è riuscita a liberarsi dalla stretta del molosso e a trovare rifugio all’interno di una tensostruttura nelle vicinanze, nascondendosi dietro un bancone. Romina concentrava tutte le sensazioni su di sé, ma sentendo i cani ringhiare, la sua preoccupazione più grande era per Jack, pensando che fosse lui ad avere bisogno di aiuto. La tensione è rimasta altissima, finché Jack, dopo aver fatto allontanare i due cani, è entrato nel locale e annusando il terreno, ha raggiunto Romina. Le è rimasto accanto, vegliandola fino all’arrivo dei soccorsi, un vero guardiano, oltre che compagno di vita. Romina, dopo essere riuscita a chiedere aiuto con il cellulare, è stata trasportata all’ospedale di Castel di Sangro, dove le sono state curate le profonde ferite con oltre 40 punti di sutura. Oltre al trauma fisico, aggravato dall’impossibilità di svolgere per un prolungato periodo la sua professione, Romina ha dovuto affrontare un grande sconvolgimento emotivo. A tutto ciò si unisce la preoccupazione per l’aggressività degli animali coinvolti, per giunta cani di proprietà, e il timore che quanto accaduto possa ripetersi mettendo in serio pericolo il suo stesso cane.
Un episodio che sottolinea l’importanza di una corretta gestione degli animali e della responsabilità dei proprietari. E non solo per una questione di legge, ma principalmente di rispetto per la sicurezza di tutti.
«Jack – dice Romina – è una parte fondamentale della mia vita; è gioia, felicità, amore…, l’amore “perfetto”, incondizionato, ma è anche protezione e sicurezza. Mi ha salvato la vita e ha guarito tante ferite in me. Jack è il mio rifugio emotivo… ed io spero solo di non fargli mancare mai nulla».
Romina Tristani, Castel di Sangro, L’Aquila
+++
L’Associazione Valorizzazione Turistica di San Rocco di Camogli Aps, organizzatrice del Premio, ringrazia il Comune di Camogli e la Regione Liguria e rivolge anche un particolare ringraziamento a Banca di Piacenza e ad Almo Nature-Fondazione Capellino, nonché al Cto Veterinario e WaldKorn cereali antichi e a tutte le realtà locali per il supporto.