Gatto impiccato in strada a Pistoia, l’appello: date informazioni

“Un gatto tigrato è stato impiccato in via Bellaria a Pistoia”, denuncia su Facebook la sezione di Pistoia dell’Organizzazione internazionale protezione animali. “Chi sa qualcosa – aggiunge Oipa sul social – lo dica anche in forma anonima a noi che provvederemo a comunicarlo alle autorità competenti. Niente riporterà il povero micio in vita ma il colpevole non può rimanere impunito”. Sul caso interviene anche il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi. “Il gatto trovato impiccato in via Bellaria – scrive su Facebook – è un fatto che ci ferisce e ci indigna profondamente. Noi stiamo verificando tutte le informazioni con la Polizia Municipale. Le indagini penali sono in corso. Chiunque abbia visto qualcosa o abbia qualche informazione utile – conclude Tomasi – può contattare la Pm o fornire le notizie alle associazioni che in queste ore si stanno muovendo”. Enpa parla di “episodio di inaudita crudeltà [che] ha sconvolto la comunità di Pistoia. Il povero animale era uscito di casa ieri dopo pranzo, come riferito dal proprietario, ed è stato rinvenuto senza vita la sera stessa. Sull’episodio sono in corso indagini da parte delle autorità locali”.

L’APPELLO ALLE AUTORITA’: MASSIMO RIGORE NEL PUNIRE I RESPONSABILI

Anche la Protezione animali lancia un appello urgente “a chiunque possa fornire informazioni utili all’identificazione del responsabile”. “Anche segnalazioni anonime saranno raccolte e gestite con la massima riservatezza. Un gesto tanto crudele non può restare impunito. Se qualcuno ha visto o sentito qualcosa, o se nella zona sono presenti telecamere di sorveglianza, è fondamentale che venga fatta piena luce”, afferma la sezione di Pistoia. L’Enpa ha già attivato il proprio ufficio legale per seguire lo sviluppo del caso, attualmente in attesa dei risultati dell’autopsia disposta sull’animale. Inoltre, l’associazione annuncia che chiederà il sequestro di eventuali filmati di videosorveglianza nella zona, per facilitare le indagini e contribuire all’individuazione del colpevole. “Questo non è un semplice atto di inciviltà, è un reato penale contro un essere vivente”, dichiara l’Enpa. “Chiediamo che chi ha commesso un gesto così vile venga perseguito con il massimo rigore della legge. E chiediamo a tutta la cittadinanza di non voltarsi dall’altra parte”.

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