Iss, il rischio aviaria per cani e gatti è basso ma attenzione ai volatili

“Se pur considerato basso, per gatti o cani, non si può escludere un rischio di possibile infezione”, con i virus dell’influenza aviaria. È quanto ribadisce l’Istituto Superiore di Sanità nelle domande e risposte sul tema rese disponibili sul suo sito. Il rischio, chiarisce l’Iss, si concretizza maggiormente se gli animali “vivono a contatto con uccelli infetti”. Per questo, aggiunge, “è importante evitare, per quanto possibile il contatto con uccelli selvatici, in vita o deceduti, soprattutto in aree in cui è stata riscontrata la presenza di virus aviari ed evitare di alimentarli con carne cruda o altri prodotti provenienti da allevamenti non controllati durante i periodi di circolazione virale”.

NESSUNA CONFERMA DI TRASMISSIONE DA UOMO A UOMO

Per quanto riguarda l’uomo, ricorda l’Iss, “al momento non c’è nessuna conferma della possibilità di una trasmissione da uomo a uomo dei virus aviari e non sono stati riportati casi nell’uomo nell’Unione Europea. Secondo l’Ecdc, ad oggi il rischio infezione per la popolazione generale è basso e può diventare moderato solo per i lavoratori o altro personale esposto in un allevamento in cui siano presenti casi confermati”. (Ansa)

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