Germania, torna l’afta epizootica tra i bufali: primi casi dal 1988

In Germania la ministra dell’Agricoltura del Brandeburgo, Hanka Mittelstaedt, ha comunicato che dopo oltre trent’anni sono stati segnalati casi di afta epizootica fra gli animali. La malattia si manifesta con febbre e, soprattutto, con la comparsa di vesciche alla bocca, alla lingua, agli zoccoli e alle mammelle, ed esserne colpiti sono i bufali d’acqua. Sono i primi casi di questa malattia nel Paese dal 1988.

Bufali d’acqua in Germania, a Pfaueninsel, isola sul fiume Havel. Ph. Hauke-Christian Dittrich/Dpa/Afp

BASTA UN CASO PER COMPROMETTERE L’INTERO ALLEVAMENTO

La ministra riferisce, inoltre, di aver attivato il protocollo di sicurezza: undici animali sono stati abbattuti perché la malattia è estremamente infettiva e, anche se non risulta pericolosa per l’uomo, può essere trasmessa anche a bovini, pecore, capre e maiali. Qualora in un allevamento sia individuato anche un solo caso, viene abbattuto l’intero gregge. (in alto una carcassa di un bufalo d’acqua viene rimossa da un trattore in una fattoria di Hoppegarten, vicino a Berlino, nel nord-est della Germania. Foto di Odd Andersen/Afp)

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AGGIORNAMENTO DEL 12 GENNAIO 2025 – AFTA, A BERLINO CHIUSO LO ZOO E VIETATI I TRASPORTI ANIMALI

E’ stato vietato il trasporto di animali nel land tedesco del Brandeburgo, che circonda Berlino e i due zoo della capitale sono stati chiusi per precauzione dopo che è stato individuato un focolaio di afta epizootica in una mandria di bufali appena fuori città. Si tratta del primo focolaio in Germania da oltre 35 anni. Le autorità del Brandeburgo hanno dichiarato che un allevatore ha trovato tre bufali d’acqua di una mandria di 14 esemplari morti a Hoenow, appena fuori dai confini della capitale. L’istituto nazionale tedesco per la salute degli animali ha confermato che l’afta epizootica è stata rilevata in campioni di un animale e il resto della mandria è stato abbattuto. Non è chiaro come gli animali siano stati infettati. Oggi è entrato in vigore un divieto di 72 ore per il trasporto di mucche, maiali, pecore, capre e altri animali come cammelli e lama nel Brandeburgo. I due zoo di Berlino sono rimasti chiusi come misura preventiva. In un comunicato, la direzione ha sottolineato che il virus non è pericoloso per gli esseri umani, ma può attaccarsi agli abiti ed essere trasmesso. Le autorità hanno dichiarato che circa 200 maiali in una fattoria di Ahrensfelde, vicino al luogo in cui è stato rilevato il focolaio, saranno abbattuti per precauzione. L’afta epizootica è causata da un virus che infetta bovini, ovini, caprini, suini e altri animali artiodattili. Sebbene i tassi di mortalità siano generalmente bassi, la malattia può far ammalare gli animali con febbre, diminuzione dell’appetito, eccessiva bava, vesciche e altri sintomi. Il virus si diffonde facilmente per contatto e per via aerea e può infettare rapidamente intere mandrie. Le persone possono diffondere la malattia attraverso oggetti come attrezzature agricole, scarpe, indumenti e pneumatici di veicoli che sono entrati in contatto con il virus. L’ultimo focolaio in Germania risale al 1988 e l’ultimo in Europa al 2011, secondo l’Istituto tedesco per la salute animale. (LaPresse/AP)

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