Aveva raccontato di essere stato morso da un lupo ma fu accusato di procurato allarme e dunque rinviato a giudizio. Ieri, però, dopo tre anni, è stato assolto. Lo riporta il Messaggero Veneto oggi in edicola. Protagonista della vicenda è un giovane, Patrick Buzzi, di 26 anni, della zona di Malborghetto Valbruna (Udine) che nel dicembre 2021 aveva raccontato che, nel tentativo di salvare il proprio cane da un lupo ibrido, era stato morto a una mano dal lupo stesso.
L’AVVOCATO HA DIMOSTRATO LA PRESENZA DI IBRIDI VICINO ALLE CASE
Il giovane aveva diffuso la voce del pericolo: lo aveva fatto anche con i Carabinieri del raggruppamento biodiversità di Tarvisio sostenendo che il lupo era entrato nella sua abitazione, e postando vari messaggi anche sul proprio profilo social, intervenendo in trasmissioni televisive e anche sullo stesso Messaggero Veneto. La Procura di Udine aveva aperto un’indagine accusando il giovane di procurato allarme, ma la sua legale, Federica Donda, riporta il Messaggero Veneto, ha dimostrato che la presenza dei lupi e di un branco di esemplari ibridi vicino alle case, fosse già documentata in tutta la Valcanale. Ieri, dunque, la giudice Camilla Del Torre ha assolto il giovane perché il fatto non sussiste. (Ansa)
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