La notizia fa accapponare la pelle e a darla è la sindaca di Sant’Antonio Abate, Ilaria Abagnale, in un messaggio di deplorazione pubblicato sul suo profilo Facebook: “Un gatto è stato bruciato vivo. Non me ne capacito, perché tanto vergognoso da superare ogni limite di umanità e rispetto, e talmente grave da ritenere che chiunque sia stato non meriti di camminare senza giudizio tra le persone perbene del nostro paese”. La prima cittadina del comune della città metropolitana di Napoli – che paradossalmente prende il nome dal santo protettore degli animali – sarebbe stata avvertita di quanto accaduto da non precisate “voci”. Ma fortunatamente non è provato che l’animale trovato carbonizzato in mattinata sia stato catturato e dato alle fiamme mentre era ancora in vita. Tuttavia è questa la vicenda che viene raccontata e che sta facendo reagire con rabbia chi legge il messaggio di Abagnale sul social.
LA POLIZIA LOCALE VISIONA LE IMMAGINI DELLA VIDEOSORVEGLIANZA
Dal seguito del messaggio su Facebook, si capisce che gli autori del raccapricciante gesto sarebbero stati dei ragazzi. I fatti sono risalenti alla serata di ieri, nei pressi di via Pontone a Sant’Antonio Abate, dove i giovanissimi abatesi si riuniscono solitamente di sera: un’area di ritrovo poco distante da una scuola, un parco e una chiesa. Questa mattina, gli operatori della nettezza urbana hanno trovato la carcassa carbonizzata del gatto e ora la polizia locale sta visionando le immagini di videosorveglianza per ricostruire la vicenda e risalire ai responsabili. La sindaca Abagnale chiede dai social che i cittadini eventualmente testimoni dell’accaduto denuncino “senza paura e soprattutto senza la volontà di tutelare chi fosse lì perché magari stretto conoscente” la “barbarie” commessa e promette che si continuerà a indagare affinché “i responsabili paghino” per le loro azioni inumane. Pochi giorni fa in Trentino un altro gatto è stato ucciso con un petardo in bocca nei festeggiamenti per Halloween.
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