Trentino, stravince il “sì” nel referendum: gli orsi “un grave pericolo”

Dalle urne della Val di Sole esce un verdetto che lascia pochissimo spazio ai dubbi: per la quasi totalità dei votanti – 7881 su 12477 aventi diritto, il 63,16% – i grandi carnivori come lupi e orsi sono “un grave pericolo per la sicurezza pubblica e un danno per l’economia”. Il “sì” nei tredici comuni della val di Sole ha stravinto: Rabbi 99,64%, Commezzadura 99,60%, Croviana 99,47%, Caldes 99,34% (il paese di Andrea Papi, ucciso dall’orsa Jj4 nell’aprile del 2023), Terzolas 98,86%, Vermiglio 98,84%, Mezzana 98,41%, Malè 98,29%, Ossana 98,05%, Cavezzana 97,96%, Peio 97,93%, Dimaro Folgarida 97,80% e Pellizzano 97,32% (dati dei comuni da Ultimora.net). Le urne si sono chiuse alle 20 di ieri.

IN DISCUSSIONE C’E’ IL PROGETTO LIFE URSUS

La consultazione in Val di Sole, ma nelle prossime settimane voteranno altre valli, è stata promossa dal comitato Insieme per Andrea Papi, il 26enne ucciso dall’orsa JJ4 il 5 aprile dell’anno scorso mentre faceva una seduta di running sui sentieri del monte Peller. Il quesito proposto ai votanti era: “Ritieni che la presenza di grandi carnivori quali orsi e lupi, in zone densamente antropizzate come le valli di Sole, Peio e Rabbi, sia un grave pericolo per la sicurezza pubblica e un danno per l’economia e la salvaguardia di usi, costumi e tradizioni locali?”. Sotto la lente, dunque, gli effetti del progetto Life Ursus che vent’anni fa ha reintrodotto l’orso bruno sulle Alpi orientali.

AGGIORNAMENTO DELLE 12 – LE PRIME REAZIONI

Prime reazioni alla vittoria del “sì” nel referendum sulla pericolosità percepita di lupi e orsi in Trentino. L’esito della consultazione in Val di Sole non cambia le cose a livello giuridico, questi grandi carnivori sono infatti specie protette. Ma si tratta certamente di un segnale politico, come ha sottolineato il presidente della Comunità di Valle, Lorenzo Cicolini. Soddisfatto anche Claudio Cia, consigliere del Gruppo Misto in Provincia autonoma di Trento: “I cittadini della val di Sole hanno esercitato, per la prima volta, il diritto fondamentale di pronunciarsi direttamente sulla sicurezza del proprio territorio”. Di diverso avviso gli animalisti. “Quello che esce dalle urne è lo sfogo di una parte di cittadini strumentalizzata dalla campagna orsicida lanciata da Fugatti, una campagna d’odio che non ha minimamente inciso sulla percezione di sicurezza della maggioranza dei cittadini”, dice Massimo Vitturi, responsabile Lav animali selvatici. Per Enpa si è trattato di uno “pseudo-referendum anti-orsi totalmente privo di rappresentatività e che ha avuto un esito scontato, ampiamente previsto”. La “chiamata alle urne” aveva “una chiara connotazione ideologica”, è stata una “messinscena”, “un vessillo che la Provincia autonoma di Trento vorrebbe agitare davanti all’Europa e al governo nazionale per avere la possibilità di uccidere liberamente orsi e lupi, prefigurandone di fatto l’eradicazione”.

AGGIORNAMENTO DELLE 17.30

LEGAMBIENTE

Per Legambiente, il risultato emerso dal referendum su orsi e lupi, con il 98,58 per cento dei votanti che ritiene la presenza di grandi carnivori in zone densamente antropizzate come le valli di Sole, Peio e Rabbi un grave pericolo per la sicurezza pubblica e danno per l’economia e la salvaguardia di usi, costumi e tradizioni, è frutto di un clima di paura e odio cresciuto negli ultimi anni e alimentato da una politica miope, che in Trentino ha spinto per una nuova ‘caccia alle streghe’ soprattutto contro gli orsi“.

OIPA

“Un referendum inutile quello che si è svolto ieri in val di Sole. Gli orsi non cambiano il loro status di animali protetti”, comunica Oipa, Organizzazione internazionale protezione animali, in merito al referendum in val di Sole sulla convivenza uomo-grandi carnivori. “La valenza di questa votazione è tutta da dimostrare. Serviva quantomeno rivolgersi all’intero elettorato provinciale” mentre “una fetta di popolazione così piccola porta a poco”.

AMBROSI (FDI)

“Oggi la follia di chi ha dato vita, sulla nostra pelle, al progetto Life Ursus ha avuto la risposta che meritava, così come l’ha avuta la cattiva politica che al tempo ha consentito questa assurda e anti-storica ripopolazione di orsi del nostro territorio” dice la deputata trentina di Fratelli d’Italia, Alessia Ambrosi.” Il risultato “deve essere di monito, perché non esiste buona politica che non presti ascolto alle esigenze di sicurezza delle persone. Respingere queste istanze, far finta che non esistano, mettersi a fare le animaliste e gli animalisti da salotto peraltro dimenticando i tanti animali uccisi purtroppo proprio dagli orsi, è quanto di più sbagliato e antidemocratico possa esistere”.

AIDAA

Per Aidaa, dopo il voto in Val di Sole in Trentino “rimane da capire quale valenza le autorità locali ed il ministero dell’Ambiente daranno a questa consultazione, che potrebbe portare ad un innalzamento della crudeltà contro gli orsi e i lupi da parte dei bracconieri, che potrebbero ora sentirsi coperti nelle loro azioni criminali proprio da questo risultato che, ricordiamolo, esprime invece solo un opinione di una piccola parte della popolazione trentina”.

Su 24zampe: Cinque elefanti fanno causa allo zoo del Colorado: “Prigionieri”

  • Irzio |

    Chi deve pagare sono Dellai e la Berasi.

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