Uccisa l’orsa Kj1. Lo annuncia la Provincia di Trento. Il presidente Maurizio Fugatti, dopo aver revocato le precedenti ordinanze, sospese dal Tar, aveva firmato un decreto di abbattimento per la rimozione immediata del plantigrado, responsabile dell’aggressione a un 43enne francese avvenuta il 16 luglio a Naroncolo (Dro), in Trentino.”Era un esemplare pericoloso, secondo la scala del Pacobace. Lo ha attestato anche Ispra, confermando la necessità di rimuovere l’orsa, classificata ad alto rischio, al più presto”, ha detto Fugatti. L’azione è stata criticata dal ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin: “L’ho detto al presidente Fugatti, la soppressione dei singoli orsi non è la soluzione del problema“, nonostante nei giorni scorsi proprio l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale avesse dato parere “non negativo” all’abbattimento. Immediate le proteste delle associazioni animaliste che hanno presentato un’istanza cautelare contro la misura, ma senza risultato, perché l’animale è stato abbattuto. La Provincia in una nota annuncia che “questa mattina è stata data esecuzione al decreto firmato ieri dal presidente Fugatti, che prevedeva il prelievo dell’esemplare di orso Kj1 tramite abbattimento. Una squadra del Corpo forestale trentino è dunque entrata in azione nei boschi sopra Padaro di Arco, dove l’animale era stato localizzato attraverso il radiocollare” installato pochi giorni fa.
LA PROTESTA DEGLI ANIMALISTI
Le associazioni animaliste annunciano battaglie e ricorsi. Per Michela Vittoria Brambilla, presidente dell’Intergruppo parlamentare per i Diritti degli animali e la Tutela dell’Ambiente e della Lega italiana per la Difesa degli Animali e Ambiente, “con il decreto di abbattimento di KJ1, lungamente preparato ed eseguito in un batter d’occhio, il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha dato prova di crudeltà, di arroganza e di impotenza”. Enpa: “Questo atteggiamento sprezzante, che denota una vera e propria ossessione ursicida del presidente della Pat, avrà delle conseguenze anche in Europa. Enpa, infatti, continuerà a segnalare e a denunciare queste uccisioni insensate, immotivate all’Ue sottolineando come siano state eseguite senza aver messo in campo prima alcuna misura di prevenzione o valutate le numerose alternative all’uccisione così come imporrebbe invece il Pacobace tanto declamato. L’uccisione di KJ1 è un danno per tutti noi perché, ricordiamolo, gli orsi sono animali particolarmente protetti e beni indisponibili dello Stato”.
LAV: ECCO IL RISULTATO DELL’AUTONOMIA “DIFFERENZIATISSIMA”
Indignazione da Gaia: “L’orsa è stata giustiziata come i ladri, di notte. Nell’uccisione dell’orsa Kj1 va sottolineato un punto: il comportamento ignobile da parte di un ente pubblico. Nascondere le ordinanze di abbattimento per impedire al cittadino di ricorrere al TAR, e pubblicarle addirittura di notte, non può essere accettato”, sostiene il presidente di Gaia Animali & Ambiente, Edgar Meyer. Per il Wwf “è una sconfitta per tutti” e dimostra ”una volta di più che c’è ancora molto da fare per costruire una reale coesistenza uomo-orso sulle Alpi”. “Sdegno e rabbia” per Animalisti Italiani Onlus, che parla di “brutale episodio” che “non è solo una manifestazione di incompetenza e indifferenza, ma una chiara dimostrazione di una sistematica mancanza di rispetto e umanità verso le creature che condividono il nostro territorio”. “Un altro orso vittima della mala gestione della Provincia di Trento” dice Leal mentre Codacons ha annunciato di aver depositato un esposto in merito alla procura di Trento. Per Lav, “il presidente Fugatti, pur di accanirsi con gli orsi, ha aggirato vergognosamente anche le indicazioni del Tar, appellandosi alla ‘leggina’ provinciale che consente di uccidere fino a 8 orsi l’anno, corroborato dal parere di Ispra, che venerdì scorso aveva espresso un parere non negativo all’uccisione. Questa persecuzione è anche il risultato di un’autonomia differenziatissima”.
COME REAGISCE LA POLITICA
Si dice “indignata, avvilita, sconvolta, preoccupata” la senatrice Michaela Biancofiore presidente del gruppo Civici d’Italia, NM, MAIE. “È vile uccidere un’orsa, radiocollarata pochi giorni prima e quindi condotta al patibolo incappucciata come farebbe un boia per non avere pietà, con 3 cuccioli al seguito, e che prima d’ora, in 22 anni, mai si era resa protagonista di attacchi all’uomo”. Il deputato trentino Alessandro Urzì, capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione affari costituzionali della Camera, afferma che “non può essere mai motivo di gioia l’abbattimento di un animale, tanto più se selvatico. Può essere semmai un momento necessario, così come prevede la legge, per allentare il rischio per i frequentatori degli ambienti naturali, turisti come residenti o operatori economici”. “In paese c’era molta preoccupazione per la presenza dell’orso. Credo che ora la tensione tra i cittadini si allenterà un poco. Ritengo che la Provincia e il Servizio faunistico abbiano svolto tutti gli accertamenti del caso, quindi concordo con l’azione che è stata fatta”, dice il sindaco di Dro, Claudio Mimiola. Quello di Kj1 è stato “un vero e proprio omicidio premeditato” per il deputato dell’Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Emilio Borrelli. “Una scelta sacrosanta e pienamente condivisa da tutte le persone di buon senso” per Alessia Ambrosi, deputata di Fratelli d’Italia. “È un’azione che restituisce sicurezza al territorio. La rimozione dell’orsa era inevitabile”, ha detto Paride Gianmoena, presidente del Consiglio delle autonomie locali del Trentino, in rappresentanza dei sindaci. (Post in aggiornamento cn le reazioni)
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AGGIORNAMENTO – ISPRA: ABBATTERE KJ1 E’ STATA UNA DECISIONE POLITICA
“Il nostro ruolo è quello di valutare se la decisione politica della provincia di Trento, che in questo caso era l’abbattimento, è coerente con la direttiva Habitat, con la legge provinciale e con il Pacobace, il piano d’azione della conservazione dell’orso sulle Alpi”. È quanto dichiara all’ANSA il responsabile fauna di Ispra, Piero Genovesi, in merito alla soppressione dell’Orsa Kj1. “Il Pacobace – spiega – prevede sempre per i comportamenti potenzialmente pericolosi come quelli di KJ1 tre possibili opzioni: il monitoraggio rafforzato, quindi catturare, mettere un radiocollare e spostare l’animale, la cattura per la captivazione permanente oppure l’abbattimento. “Quale di queste tre opzioni si decide di applicare è una decisione più politica e quindi è l’amministrazione che decide. Noi verifichiamo solo la congruenza con la tabella Pacobace” sui livelli di pericolosità dei comportamenti registrati degli orsi. (Ansa)
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