Goose e gli altri cani da fiuto schierati contro il fentanil negli Usa

Una squadra di oltre 500 cani schierati ai confini Usa contro il fentanil e altre droghe. Non c’è tecnologia che tenga, il fiuto di un cane è imbattibile per ridurre il flusso di oppioidi sintetici mortali. Goose è un Golden Retriever che, in mezzo a un mare di auto ferme in un caldo pomeriggio all’enorme valico di frontiera legale di San Diego, uno dei più transitati al mondo con circa 100mile persone che entrano negli Stati Uniti ogni giorno, affronta gas di scarico e asfalto rovente per rilevare quotidianamente l’introduzione illegale negli Usa di fentanil e di altre cinque sostanze: marijuana, cocaina, eroina, metanfetamina ed ecstasy. Goose è uno dei 536 cani della US Customs and Border Protection addestrati a fiutare droga ma anche armi da fuoco, munizioni, denaro e passeggeri nascosti ai valichi di frontiera terrestri, agli aeroporti e ai porti marittimi americani. L’aumento del fentanil illegale e l’epidemia di overdose correlate hanno spinto l’agenzia a compiere il passo senza precedenti nel 2017 di addestrare cani antidroga per rilevarlo, un programma che si è rivelato cruciale per gli sforzi dell’agenzia.

TRA I QUATTRO E I SEI MESI PER ADDESTRARE UNA COPPIA CANE-UOMO

Nonostante milioni di dollari in tecnologia che consentono al Cbp di scansionare veicoli e analisi di dati che aiutano a individuare possibili contrabbandieri, l’olfatto di un cane rimane uno strumento vitale per scoprire il fentanil e altri narcotici. All’accademia cinofila dell’agenzia a Front Royal, in Virginia, i doganieri di tutto il paese vengono accoppiati con i loro nuovi compagni a quattro zampe, parte di un processo da quattro a sei mesi per insegnare ai cani a cercare il contrabbando. Tutto si svolge come un gioco: i giocattoli da masticare vengono riempiti con “pseudo-narcotici” che odorano come la droga vera e propria. “Quel giocattolo, è tutto ciò a cui pensano”, ha detto Donna Sifford, direttrice dell’accademia, durante un tour esclusivo della struttura a metà giugno effettuato da Reuters. “Quando sentono quell’odore e si siedono, tutto ciò che vogliono fare è giocare con quel giocattolo”. Ed è il segnale che lo stupefacente è stato individuato.

I CANI COME BIOSENSORI, LA MIGLIOR TECNOLOGIA DISPONIBILE

Secondo uno studio del 2022 pubblicato sul Journal of Neuroscience, i cani hanno un senso dell’olfatto esponenzialmente più potente degli umani con un numero di recettori fino a 200 volte superiore. I cani possono spazzare rapidamente il traffico dei veicoli, perquisire auto sospette e controllare le file di passeggeri. Sono particolarmente utili per scoprire il fentanil, che può essere trasportato in piccole quantità sotto forma di pillole o polvere. “Sono come biosensori”, ha detto Michael Gould, membro fondatore dell’unità cinofila del Dipartimento di Polizia di New York City che ora lavora come testimone esperto in casi legali che coinvolgono cani poliziotto. “È davvero la migliore tecnologia disponibile”. I cani tendono ad essere pastori tedeschi, labrador, pastori olandesi e puntatori tedeschi a pelo corto, ha detto Sifford. Goose è uno dei tre Golden Retriever nel programma. La maggior parte proviene da allevatori europei, soprattutto tedeschi e cechi, mentre una piccola parte proviene dagli americani. Costano in media tra gli 11.000 e i 12.000 dollari per cane e tendono ad andare in pensione quando raggiungono gli 8 o i 9 anni.

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    Un applauso ai cani da fiuto e ai loro addestratori per il loro impegno nella lotta contro il fentanil. Goose e i suoi colleghi stanno facendo un lavoro incredibile per contrastare la diffusione di questa pericolosa droga. È incoraggiante vedere come l’intelligenza e il senso dell’olfatto dei cani possano essere utilizzati per una causa così importante. Speriamo che questi sforzi continuino a fare la differenza.

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