Ue, respinta la richiesta di abbassamento dello status di protezione dei lupi

“Il Comitato dei rappresentanti permanenti del Consiglio dell’Unione europea ha respinto a maggioranza la proposta con la quale la Commissione europea chiedeva di abbassare lo stato di protezione del lupo. Una proposta che, se fosse stata approvata, avrebbe consentito di aprire la caccia al lupo”. Lo comunica la Lav sottolineando che “l’analisi scientifica offerta dalla Commissione per supportare la propria iniziativa non ha convinto un numero sufficiente di ambasciatori degli Stati membri: infatti, lo stesso documento redatto dalla Commissione europea testimonia lo stato di conservazione sfavorevole della specie in 6 delle 7 aree biogeografiche europee, il rischio a cui sono esposte tutte le popolazioni a causa della frammentazione degli habitat e della perdita di diversità genetica, oltre all’irrisorietà dell’impatto delle predazioni sugli animali allevati, in quanto il numero di pecore predate dai lupi rappresenta lo 0.065 per cento della consistenza totale delle greggi d’Europa”.

LAV: “LA CACCIA E’ DEL TUTTO INUTILE, SE NON CONTROPRODUCENTE, A RIDURRE LE PREDAZIONI”

Secondo la Lav “l’iniziativa della Commissione europea non è altro che un espediente demagogico, propagandistico, antiscientifico per accattivarsi il favore di cacciatori e allevatori aprendo la caccia al lupo nel continente. Uccidere i lupi per proteggere gli animali allevati non è solo inaccettabile in sé, ma, come dimostra la letteratura scientifica, non può nemmeno conseguire lo scopo prefissato, in quanto la caccia è del tutto inutile a ridurre le predazioni, se non addirittura controproducente perché ne stimola l’incremento”. (LaPresse)

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