Alla Camera scompare il testo del pdl sui reati contro gli animali

Il progetto di legge che punta a modificare le norme del codice in materia di reati contro gli animali è praticamente scomparso dal calendario dei lavori della Commissione Giustizia della Camera. Questa settimana e anche la prossima si sarebbero dovuti votare gli emendamenti. Ma il testo, che ha come relatrice Michela Vittoria Brambilla (FI), non compare più all’ordine del giorno, come sottolineano anche alcuni deputati di opposizione. Il 14 marzo la maggioranza aveva tentato di ‘sabotare’ la proposta di legge che punta ad inasprire le pene per chi maltratta gli animali (un testo unificato che vede accorpati 5 progetti di legge firmati da Brambilla (FI), Dori (Avs), Rizzetto (FdI), Bruzzone (Lega), Zanella (Avs)). A lanciare l’allarme erano stati i parlamentari del centrosinistra, che avevano sottolineato come fossero stati presentati 99 emendamenti, di cui “almeno 50 della maggioranza”. Molti della Lega e come fosse stata approvata una proposta di modifica all’articolo 7 del testo (due emendamenti identici il 7.1 a firma Carolina Varchi, FdI, e il 7.2 di Bruzzone, Lega) che di fatto potrebbe escludere l’applicazione dei reati contro gli animali in caso di violazione delle leggi speciali di caccia, pesca e allevamento.

“A RISCHIO ANNI DI STUDI E DI GIURISPRUDENZA SULLA SOGGETTIVITA’ DEGLI ANIMALI”

E proprio questa norma aveva di fatto assorbito un altro emendamento della Lega, stavolta all’ articolo 1 del testo, che distingueva tra animali e “animali di affezione e di compagnia” di cui, invece, non c’è menzione nel progetto di legge che mira a tutelare tutti gli animali senza distinzione. Un “vero arretramento”, aveva commentato il deputato di Avs, Devis Dori, che aveva puntato il dito anche contro un’altra proposta di modifica il cui voto era slittato a martedì. E che invece è stato rinviato ‘sine die’. Si trattava di una norma, riformulata su richiesta del Governo, che puntava a lasciare inalterata la dicitura dei “delitti contro il sentimento degli animali”, com’è nella normativa attuale. Il testo ora all’esame della Commissione mira, invece, a modificarla in “delitti contro gli animali” togliendo la parola “sentimento”. “Se questa previsione passasse sarebbero azzerati anni di studi e di giurisprudenza che riconoscono ormai la centralità della soggettività degli animali”, aveva osservato il parlamentare di Alleanza Verde Sinistra. (Ansa, nella foto  in alto la manifestazione del 24 febbraio a Milano)

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