Il 1° novembre un pranzo o una cena vegani: non sfruttiamo gli animali

Celebrazioni in tutto il mondo il 1° novembre per la Giornata del veganismo, movimento che propone l’adozione di uno stile di vita su risorse non provenienti dal regno animale e che sostituisce cibi e altri prodotti di origine animale con alternative che non favoriscano lo sfruttamento di animali. La giornata prende vita in ricordo del giorno della fondazione nel 1944 a Londra della prima società vegana da Donald Watson con il nome di Vegan Society. La giornata è un invito organizzare un pranzo vegano a lavoro o una cena vegana con gli amici, a divulgare il veganismo nella propria comunità locale e a condividere le ricette vegane preferite sui social media. Nel 2023 secondo i risultati del 35a edizione del Rapporto Italia dell’Eurispes (ente privato italiano che si occupa di studi politici, economici e sociali), la scelta vegetariana è stata intrapresa dal 4,2% del campione interpellato mentre è vegano il 2,4% (in totale 6,6%).

UN PASTO VEGAN RIDUCE FINO A 1/3 L’IMPATTO AMBIENTALE DELL’ALIMENTAZIONE

Il 93,4% afferma di non essere vegetariano, ma tra di essi il 7% dichiara di esserlo stato in precedenza. Un italiano su quattro sarebbe disposto a mangiare carne sintetica sebbene prevalga la maggioranza di chi non sarebbe propenso a cambiare la propria alimentazione (73,6%). Tra i diversi consigli per la giornata mondiale arriva quello di veganizzare la colazione con la convinzione che un pasto vegan al giorno ridurrebbe fino ad un terzo l’impatto ambientale della propria alimentazione. L’idea è di CiboCrudo, progetto imprenditoriale italiano che opera nel settore alimentare e intercetta il crescente bisogno di nutrirsi di prodotti di altissima qualità nel rispetto di una filosofia vegana, crudista e biologica. (Ansa)

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