Trovano un’anatra agonizzante in strada e la prendono a bastonate fino a causarne la morte. E’ quanto si vede in un video che sarebbe stato girato a Rodi Garganico, nel Foggiano. L’associazione Lndc Animal Protection evidenzia “che il video ci è giunto attraverso un circuito di chat, messaggistica whatsapp e instagram e ci è stato detto che è riconducibile al comune in provincia di Foggia”. Nel filmato si vede un gruppo di giovani che incita un ragazzo armato di bastone a colpire l’animale, già agonizzante, per finirlo, cosa che avviene poco dopo (le immagini alla fine del video qui sotto sono particolarmente crude e violente). Il tutto accade tra le risate del gruppo. L’associazione ha già provveduto a inoltrare denuncia, al momento contro ignoti, alla Procura della Repubblica di Foggia “nel tentativo di fare chiarezza sul video e risalire agli autori del gesto”.
🛑Attenzione: immagini forti. Rodi Garganico (FG): 4 ragazzini ammazzano a bastonate un'anatra. Il video ne nasconde i volti. Noi di #LNDC abbiamo sporto denuncia e chiediamo aiuto per identificarli. Scrivere a 📩 avvocato@lndcanimalprotection.org pic.twitter.com/baPmLqAsoI
— LNDC Animal Protection (@LNDC_NAZIONALE) September 22, 2023
TROPPI CASI DI VIOLENZA SUGLI ANIMALI DA PARTE DI GIOVANI
“Torno ancora una volta a lanciare l’allarme sulle nuove generazioni – sottolinea Piera Rosati, Presidente Lncd Animal Protection – perché i tanti fatti di cronaca di questo tipo registrati nell’ultimo periodo dimostrano che c’è una vera e propria emergenza. Pensare che queste siano soltanto bravate o ragazzate è ingenuo e pericoloso, perché è ormai scientificamente provato che i soggetti che compiono questi atti in gioventù hanno grandi probabilità di replicarli in maniera sempre più violenta in età adulta anche nei confronti delle altre persone”. Il legale dell’associazione, l’avvocato Alessandra Itro, ricorda che “l’uccisione di un animale è un reato punito dal codice penale con pene che vanno dai 4 mesi ai 2 anni”. “Anche nel caso in cui l’animale fosse agonizzante – sottolinea Piera Rosati, Presidente Lncd Animal Protection – non è giustificabile infierire su di esso, ma è preciso dovere prestare le prime cure e chiamare i soccorsi, chiedendo l’intervento dell’asl veterinaria”. (Ansa)
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