AGGIORNAMENTO DEL 2 AGOSTO 2023 – IDENTIFICATA L’ORSA, E’ F36
Le analisi genetiche eseguite dai laboratori della Fondazione Edmund Mach hanno consentito di stabilire l’identità dell’orsa accompagnata da un piccolo che, all’alba di domenica, ha inseguito due escursionisti nei boschi di Roncone. Si tratta – comunica la Provincia autonoma di Trento – di F36, esemplare di 6 anni il cui codice identificativo compare nei monitoraggi del Corpo forestale trentino. Finora l’esemplare non aveva assunto comportamenti classificabili come problematici. Alla luce della reazione assunta dall’animale in occasione dell’incontro ravvicinato, configurabile come un attacco, il presidente della Provincia Maurizio Fugatti – precisa la nota – ha stabilito la cattura per il radiocollaraggio. Alla luce degli ulteriori accertamenti previsti, potranno seguire i provvedimenti conseguenti, tra i quali anche quello di abbattimento. Intanto, proseguono le operazioni volte alla cattura dell’esemplare MJ5, che lo scorso marzo aveva aggredito una persona in Val di Rabbi: un’attività resa complessa dalla natura dell’animale che compie lunghi spostamenti in breve tempo. (Ansa)
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POST DEL 30 LUGLIO 2023
Incontro casuale e ravvicinato all’alba con un’orsa per una coppia di cacciatori in Trentino, durante un’escursione. Questa mattina attorno alle 6, i due giovani uomini hanno incontrato l’animale accompagnato da un piccolo che dormiva sul sentiero Mandrel, che porta a malga Avalina, a 1.970 metri di quota, a monte dell’abitato di Roncone, una frazione di circa 1.500 abitanti del comune di Sella Giudicarie nell’alta Valle del Chiese. I fatti si sono svolti in una zona lontana dal paese. Avvertita la loro presenza, l’orsa si è probabilmente spaventata ed ha inseguito i due uomini, che hanno gridato e sono fuggiti. Uno dei due si è precipitato lungo il sentiero di ritorno, mentre l’amico si è arrampicato su una pianta, dove l’orsa lo ha inseguito e lo ha agganciato ad una ghetta facendolo cadere al suolo.
GLI ANIMALISTI: FALSO ATTACCO PER DIFENDERE IL CUCCIOLO
Successivamente i due plantigradi si sono allontanati. Caduto su una pietra, il giovane ha rimediato una contusione al costato ed è ora in osservazione all’ospedale di Tione. Sul posto è intervenuta l’unità cinofila del Corpo forestale, che ha compiuto i necessari sopralluoghi per ricostruire l’esatta dinamica dell’episodio ed ha recuperato l’attrezzatura degli escursionisti. “Con tutta evidenza si è trattato di un cosiddetto ‘falso attacco’ che conferma come l’orsa non abbia voluto attaccare per uccidere, ma solo per fare allontanare i due escursionisti”, commenta l’Organizzazione internazionale protezione animali. Sulla vicenda interviene anche Aidaa che annuncia un esposto alla procura di Trento con lo scopo di capire cosa facevano i due nel bosco: “Caccia o bracconaggio?”. Oipa chiede inoltre “una maggiore regolamentazione dell’accesso in determinate zone in certi periodi dell’anno”, così come avviene anche nel Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
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