La Russia sembra aver raddoppiato il numero di delfini da combattimento impiegati per la difesa della base navale di Sebastopoli, in Crimea. Lo riporta il Guardian, citando a sua volta una inchiesta del portale specializzato Naval News. Secondo quanto riferito, un’analisi evidenzia come il numero di delfini addestrati è aumentato da 3-4 a 6-7. Ciò significa che le pattuglie di delfini potrebbero essere cresciute per aumentare la frequenza dei controlli e coprire un’area più ampia.
GLI ANIMALI SCHIERATI SUL LATO NORD DELL’INGRESSO DEL PORTO DI SEBASTOPOLI
La Russia ha già esperienza nell’addestramento dei delfini per scopi militari, utilizzando questi animali per recuperare oggetti o difendere i porti dai sommozzatori nemici. La base navale di Sebastopoli è considerata cruciale per l’esercito russo, trovandosi nell’estremità meridionale della Crimea occupata da Mosca dal 2014. La Russia ha schierato gli animali sul lato nord dell’ingresso del porto all’inizio dell’invasione. (Ansa)
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