Continuano a Firenze le indagini sulla scomparsa della bambina peruviana Mia Kataleya, che i familiari chiamano Kata, 5 anni, che risulta irreperibile da ieri, sabato 10 giugno. Kata è sparita intorno alle 15 da un ex hotel, l’Astor, occupato da un centinaio di abusivi, fra cui decine di minori, sito in via Maragliano, dove vive con il fratellino, la mamma e altri parenti fra cui uno zio che è il fratello della mamma. Il padre è in carcere. Le ricerche – spiegano in Prefettura – fino ad ora si sono svolte all’interno dell’immobile e lungo il fiume Mugnone, anche con l’impiego di cani molecolari dell’Arma dei Carabinieri e dei volontari Vab di Firenze capaci di fiutare le tracce a chilometri di distanza.
IL CANE DEI CARABINIERI CHE RICERCA DI TRACCE DI SANGUE NON HA SEGNALATO NULLA
All’opera personale del volontariato attivato dagli Uffici della Protezione Civile della Città metropolitana e del Comune di Firenze e coordinato da una cabina di regia che monitora le attività di ricerca. Anche un cane specializzato nella ricerca di tracce ematiche e resti umani è stato impegnato nella ricerca. Il cane, seguito dall’istruttore e alcuni carabinieri, è stato fatto entrare nell’ex hotel occupato dove la piccola abita con la madre e un fratello, insieme a decine di famiglie straniere. Ne è da poco uscito – senza trovare tracce di sangue, purtoppo e/o per fortuna – e a breve potrebbe seguire una nuova ricerca. Nel comunicato la Prefettura, che aveva già diffuso la foto della bimba, riporta anche la descrizione di Kata: altezza 115 cm, occhi e capelli castani. Al momento della sparizione indossava maglietta a maniche corte di colore bianco, pantalone di colore viola e scarpe nere.
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