“Un amministratore e un’amministrazione coscienziosi dovrebbero rappresentare tutti i portatori d’interesse, dovrebbero agire nel rispetto delle norme di salvaguardia della biodiversità e non dovrebbero essere mossi da spirito di rappresaglia, da spirito di vendetta”. Lo scrive, in una nota, l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), intervenendo sull’ordinanza di abbattimento dell’orso che ha ucciso il runner trentino e sulla comunicazione relativa ai prelievi di altri tre plantigradi in Trentino. Contro la decisione dell’esecutivo provinciale è intervenuto anche l’Ente nazionale protezione animali (Enpa), precisando come l’ufficio legale dell’associazione segua “con estrema preoccupazione l’evoluzione della vicenda ed è pronto a ricorrere in sede giudiziaria contro ogni decisione che possa violare la legalità”. La Lav parla di una “reazione ideologica indegna di un amministratore pubblico contro animali reintrodotti dalla stessa Provincia” e annuncia battaglia in Tribunale.
“FALLIMENTO NELLA GESTIONE DEI GRANDI CARNIVORI”
La Leal Lega antivivisezionista denuncia il silenzio dell’opposizione in Trentino e il “fallimento totale della gestione dei grandi carnivori”, mentre Centropercentoanimalisti parla di una “sentenza emessa troppo in fretta”. Preoccupata anche Legambiente, che chiede al Ministero dell’Ambiente, per il futuro dell’orso, “l’istituzione in tempi brevi di un tavolo di confronto tra dicastero, regioni, aree protette e associazioni perché la grande sfida da affrontare insieme è il miglioramento della gestione e la convivenza. Solo così si potrà evitare che si dia il via ad una nuova caccia alle streghe che abbia per protagonista l’orso, rischiando di far crescere e aumentare la paura nelle comunità locali e tra i turisti”. Per Angelo Bonelli di Alleanza Verdi e Sinistra, “abbiamo incendiato e cementificato boschi, sottratto sempre spazi al mondo animale e ora vogliamo che i boschi diventino la nostra dependance urbana. Uccidere animali non è la soluzione a garantire la sicurezza alle persone. Immaginatevi un bosco o una foresta senza animali”. Mentre per il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli, Fugatti “è stato sempre contrario al progetto Life Ursus ostacolandolo in ogni modo ed ora [sta] speculando sulla morte di un giovane uomo”. E aggiunge che Fugatti, ai tempi dell’abbattimento dell’orsa Daniza, da “segretario della Lega Nord Trentino, organizzò un banchetto barbarico a base di carne d’orso per un centinaio di leghisti” interrotto solo dal sequestro congiunto di Nas e Guardia Forestale.
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