Il Wwf Italia ha inviato un documento a tutti i candidati per chiedere impegni precisi a chi sarà chiamato dai cittadini a ricoprire il ruolo di Presidente regionale del Lazio e della Lombardia. Innanzitutto per il Wwf i candidati presidenti dovrebbero impegnarsi a: adottare la tutela ambientale come valore trasversale di cui tener conto nell’intera programmazione, in coerenza con quanto stabilito dai nuovi articoli 9 e 41 della Costituzione; impegnarsi nelle politiche di settore per perseguire i migliori standard ambientali richiesti dalle norme comunitarie; utilizzare nella contabilità regionale indicatori di tipo ambientale per valutare il capitale naturale come componente non irrilevante della ricchezza delle comunità locali. Nel documento, sono state poi avanzate specifiche richieste su alcuni temi di grande impatto a livello territoriale come energia, clima e trasporti, consumo del suolo, protezione della natura, tutela delle acque ed economia circolare.
TUTELA DELLA FAUNA ABBANDONANDO LA SUBALTERNITA’ AI CACCIATORI
Si va dall’aumento delle aree naturali protette alla tutela della fauna superando le politiche subalterne ai cacciatori, dall’adozione di misure di contrasto al cambiamento climatico all’implementazione dei servizi pubblici di trasporto, dal respingere qualsiasi ipotesi di privatizzazione dell’acqua alla tutela dei fiumi e torrenti in una logica di bacino idrografico e attraverso progetti di rinaturazione, dallo sviluppo di impianti dedicati all’economia circolare per aumentare le quote di rifiuti avviati al recupero di materia al dare impulso alle comunità energetiche a livello regionale, dalla realizzazione di nuovi percorsi ciclopedonali alla rinuncia alla costruzione ulteriori tratte autostradali e stradali, dal contrasto al consumo del suolo all’implementazione di reti ecologiche regionali al fine di garantire la salvaguardia delle aree naturali protette e la loro connessione. (Ansa)
+++ AGGIORNAMENTO DELLE 22: GLI IMPEGNI PRESI DAI CANDIDATI PRESIDENTE BIANCHI, D’AMATO E ROCCA CON LE ONG ANIMALISTE DEL LAZIO
(Comunicato stampa Oipa) – Un Garante Regionale dei Diritti Animali, una nuova legge sul randagismo, supporto a famiglie con cani e gatti che vivono in contesti socialmente fragili, tutela degli animali selvatici attraverso l’adozione di piani regionali esclusivamente incruenti sono alcuni degli impegni che le associazioni Enpa, Io Libero-Avcpp, Lav, Lndc e Oipa e hanno sottoposto ai candidati alla Presidenza della Regione del Lazio. Impegni precisi dei quali le Associazioni hanno avuto la possibilità di parlare durante un incontro con Donatella Bianchi, candidata del Movimento 5 Stelle e Polo progressista e Francesco Rocca candidato per il centrodestra. Donatella Bianchi ha sottoscritto tutti i punti proposti, alcuni dei quali già presenti nel suo programma elettorale, peraltro l’unico ad avere un capitolo dedicato agli animali. Tra i punti positivi “l’impegno per la promozione, sviluppo e sostegno di metodi alternativi alla sperimentazione su animali “e “l’istituzione di un Osservatorio Regionale per l’identificazione degli interventi necessari da attuare, per la riconversione sociale delle imprese e dei lavoratori nel settore circhi e spettacoli viaggianti con animali, verso attività circensi senza utilizzo di animali”. Negativo invece il suo impegno per la “valorizzazione della pesca con investimenti dedicati anche alle attività ad essa connesse come la pescaturismo”. Nel programma di Governo di Alessio D’Amato, candidato per il centrosinistra e terzo polo che, come Assessore uscente ha visto realizzarsi il negativo protocollo d’intesa con Roma Capitale per l’uccisione dei cinghiali e non ha dato nel suo mandato alcun impulso alla tutela degli animali da parte delle Asl veterinarie, gli animali sono citati. In negativo il suo programma assicura sostegno alla filiera del latte e dice no alla carne sintetica che non è affatto sintetica ma coltivata e rappresenterà un alimento che potrà risparmiare la vita a centinaia di milioni di animali. Altri temi sono il contrasto della peste suina e all’influenza aviaria da attuarsi rafforzando “le misure di biosicurezza negli allevamenti, aumentando i controlli dell’applicazione delle regole di biosicurezza, formando gli allevatori e la cittadinanza con l’obiettivo prioritario di evitare gli abbattimenti di massa” degli animali allevati. Positivamente sono invece citate “azioni di tutela dell’habitat per uccelli e altri animali” e creazione di nuove aree protette. Dal candidato del centrodestra Francesco Rocca nonostante un cordiale incontro a oggi non abbiamo ricevuto alcun riscontro. Nel suo programma è prevista “una speciale attenzione va rivolta alla preservazione e alla crescita della filiera ittica”. Inoltre, nei giorni scorsi si è pronunciato a favore dell’abbattimento dei cinghiali. “Ci auguriamo che chiunque sarà la presidente o il presidente della prossima Giunta regionale non avvenga ciò che è accaduto nella scorsa legislatura. Basti pensare alla nuova legge sulla tutela degli animali d’affezione e la prevenzione del randagismo che non ha mai visto purtroppo la luce così come al tavolo sulla peste suina al quale avrebbero dovuto partecipare anche le Associazioni che non è mai stato istituito o all’assenza di sostegno alle persone socialmente fragili che vivono con animali, solo per fare degli esempi.” – dichiarano le Associazioni – “Indipendentemente dalla sottoscrizione o meno dei punti che abbiamo proposto riteniamo indispensabile che la nuova Giunta e il nuovo Consiglio lavorino per cambiare rotta scegliendo di costruire una Regione più giusta e più vicina ad animali e persone.”
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