La marmotta ritrovata a 4.300 metri sul Monte Rosa risale a 6.600 anni fa

La marmotta trovata ‘mummificata’ sul Monte Rosa nei mesi scorsi è un esemplare del Neolitico vissuto 6.600 anni fa. E’ quanto emerso dalle prime analisi effettuate sull’animale, rinvenuto ad agosto sulla parete est del Lyskamm, a una quota di 4.300 metri, a seguito dello scioglimento del ghiacciaio. “La datazione calibrata al radio carbonio – si legge in una nota – rivela che l’esemplare è vissuto circa 6.600 anni fa, nel Neolitico”.

TROVATA DA UNA GUIDA ALPINA IN UNA ZONA CON MOLTI SASSI
Lo hanno stabilito le analisi effettuate sull’animale, spuntato fuori dal ghiacciaio a causa del surriscaldamento e notato da una guida alpina che stava passando nella zona. Era su una cresta, con strapiombi ai due lati, in una zona difficilmente raggiungibile per questi roditori. “Stavo accompagnando un cliente, eravamo nella fase di discesa, quando l’ho vista sui sassi. L’ho fotografata e ho avvisato il Corpo forestale”, racconta Corrado Gaspard, guida del Cervino. “Sul massiccio del Monte Rosa non mi risultano ritrovamenti analoghi” aveva detto Giancarlo Annovazzi, vice comandante del Corpo forestale della Valle d’Aosta.

LA MUMMIA SI COLLOCA NEL TEMPO CIRCA 4.500 ANNI PRIMA DI CRISTO

“L’attendibilità del risultato – continua la nota -, pari al 95,4%, attesta l’eccezionalità del dato che colloca la mummia del Lyskamm tra il 4.691 e 4.501 a.C”. Un campione di costole della marmotta è stato inviato ad un laboratorio specializzato negli Stati Uniti per la datazione al radiocarbonio (14C). Il reperto è conservato nella sede operativa del Museo, a La Salle, in una Conservation soft box (Csb), un sistema passivo che assicura il mantenimento dell’esemplare in condizioni ottimali. I dettagli scientifici della scoperta saranno illustrati durante il 31/o Congresso dell’Associazione nazionale musei scientifici, che si svolgerà ad Aosta dal 19 al 21 ottobre.

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