Impegnarsi a ridurre del 20% il consumo di carne nelle mense pubbliche di loro competenza nei prossimi quattro anni. È la sfida green che la Lav, Lega anti vivisezione, ha lanciato a Milano e al suo sindaco, Giuseppe Sala, nel corso di un evento in piazza Scala, davanti alla sede del Comune. La stessa sfida la Lav la rivolge alle città di Napoli, Roma, Bologna e Torino e ai rispettivi sindaci. Meno carne nelle mense significa anche meno smog in città, come spiegato nei manifesti esposti in piazza Scala, con il volto del cinque sindaci che sono stati da poco eletti o riconfermati. Gli allevamenti e la zootecnia causano infatti il 14,5% delle emissioni climalteranti originate da attività umane. Ad accompagnare i manifesti itineranti, come in una sorta di campagna elettorale, sono stati gli attivisti dell’associazione, che hanno illustrato l’iniziativa ai cittadini. Tra le sfide lanciate da Lav ai cinque Comuni c’è anche quello di istituire un giorno a settimana 100% vegetale in tutte le mense gestite dall’amministrazione.
LE 5 CITTA’ CONSUMANO 1,5 MILIONI DI KG DI CARNE L’ANNO
Lav ha poi analizzato l’impatto del consumo di carne della ristorazione collettiva pubblica di Roma, Milano, Napoli, Torino e Bologna. In totale le cinque città consumano quasi 1 milione e 500 mila chilogrammi di carne l’anno nelle loro mense, con un’impronta ambientale e sanitaria che vale oltre 13 milioni e 800 mila euro. A questo consumo sono da ricondurre emissioni stimabili in 22 mila tonnellate di emissioni di gas serra, a 52 tonnellate di particolato Pm10, dannoso per la salute, gli edifici e la visibilità. Rispetto ai vari parametri, Torino risulta essere la più impattante, anche se nel 2021 sono stati fatti dei passi avanti, e Milano la più attenta e attiva. “Accettare la sfida lanciata da Lav a ridurre l’impatto ambientale e sanitario della ristorazione collettiva sarà un atto di lungimiranza, di attenzione alla sopravvivenza del Pianeta e al benessere della comunità che si amministra”, ha sottolineato Gianluca Felicetti, presidente Lav. Accettando la sfida Green i Comuni inizierebbero il loro mandato orientandosi verso un risparmio totale di quasi 2 milioni e 800 mila euro. E ciò equivarrebbe a salvare la vita di oltre 85 mila animali. (Ansa)
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