L’intelligenza artificiale impara a riconoscere gli uccelli, mettendosi alla prova con il birdwatching. È quanto emerge dallo studio pubblicato sulla rivista Methods in Ecology and Evolution dai ricercatori della Società ecologica britannica e del Centro francese per l’ecologia funzionale ed evolutiva, coordinati da André Ferreira. Gli esperti hanno addestrato i sistemi di intelligenza artificiale a riconoscere gli uccelli attraverso migliaia di foto. “Abbiamo dimostrato che questi sistemi sono in grado di riconoscere decine di singoli volatili, come cinciallegre e fringuelli, un’abilità che gli esseri umani, invece, non possiedono”, ha spiegato Ferreira. I sistemi di intelligenza artificiale sono riusciti a riconoscere gli uccelli con un’accuratezza superiore al 90% per le specie selvatiche.
GRAZIE ALL’AI SI POTRA’ EVITARE L’ETICHETTATURA DELLE ZAMPE
“Grazie a questi risultati – ha concluso Ferreira – è possibile studiare il comportamento degli uccelli senza utilizzare procedure invasive, come l’etichettatura delle zampe, che possono risultare stressanti per gli animali”. Uno dei prossimi passi sarà superare le difficoltà rappresentate da cambiamenti nel tempo dell’aspetto degli uccelli, come eventuali mute, che potrebbero provocare errori di riconoscimento. Per gli esperti, tuttavia, le ricerche basate sui sistemi di intelligenza artificiale sono sempre più importanti nel monitoraggio a lungo termine delle popolazioni di uccelli, per proteggere le specie più fragili dalla pressione evolutiva esercitata ad esempio dai cambiamenti del clima. (Ansa, foto André Ferreira)