Cento grandi lupi di ferro (ognuno di 280 kg) hanno invaso piazza Pitti e piazza Santissima Annunziata a Firenze: l’installazione ‘I lupi in arrivo’ dell’artista cinese Liu Ruowang (1977) resterà nelle due piazze del capoluogo toscano fino al 2 novembre. Il branco plasmato da Ruowang, spiegano gli organizzatori, è un’allegoria della risposta della natura alle devastazioni e al comportamento predatorio dell’uomo nei confronti dell’ambiente. ‘Lupi in arrivo’ rappresenta quindi una critica nei confronti di un mondo votato all’autodistruzione e i lupi sono un appello alla salvaguardia ambientale di tutto il pianeta. Primo evento in uno spazio pubblico all’aperto che vede impegnati il Comune e gli Uffizi dopo i mesi di lockdown, “Lupi in arrivo” interagisce con l’architettura cittadina, con i suoi abitanti o con chi è di passaggio. Secondo Ruowang, considerato uno dei maggiori artisti cinesi contemporanei, “per insegnare amore e rispetto per l’arte alle nuove generazioni il metodo migliore è far entrare l’arte nella vita quotidiana, rendendo i musei sempre più accessibili e non solo. È importante costruire una cultura del bene comune”.
I LUPI METAFORA DEL RAPPORTO UOMO-NATURA
Il progetto, organizzato grazie a Matteo Lorenzelli, titolare della galleria milanese Lorenzelli Arte, è stato ideato in occasione delle celebrazioni dei 50 anni di relazioni diplomatiche tra la Repubblica Italiana e la Repubblica Popolare Cinese e reso possibile dalla collaborazione tra Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi e Tommaso Sacchi, assessore alla cultura del Comune di Firenze. “Il branco di lupi che si accinge ad entrare nel palazzo attraverso il portone centrale – ha detto Schmidt – ci ricorda immediatamente il cupo contrattacco della natura nel classico ‘Gli uccelli’ di Alfred Hitchcock, ma richiama alla nostra mente anche la recentissima esperienza di tante specie selvagge rientrate in città durante il lockdown. È la metafora del rapporto uomo-natura”. Prima di arrivare in Toscana, i lupi di Ruowang erano a Napoli. (foto Claudio Giovannini/Ansa)