Orrore e sconcerto a Livorno: un giovane africano ha ucciso un gatto e si è messo a cucinarlo accendendo un fuoco sul marciapiede vicino alla stazione di Campiglia. E’ quanto ricostruito dai carabinieri della cittadina toscana, intervenuti stamattina dopo più segnalazioni, e che hanno poi identificato l’autore in un 21enne originario della Costa d’Avorio, denunciato per uccisione di animali. Il giovane è stato accompagnato in caserma per chiarire la sua posizione sul territorio nazionale: al momento non risulterebbe regolare. I militari sono intervenuti a seguito di numerose chiamate di cittadini e almeno una donna ha ripreso il giovane con il telefonino e gli ha intimato di smetterla, urlandogli tra l’altro che “gli animali domestici non si toccano”.
LA CARCASSA ABBRUSTOLITA DEL GATTO E’ STATA RIMOSSA
Dai controlli dei carabinieri di Piombino è anche emerso che il giovane è in attesa dell’esito del ricorso che ha presentato al tribunale di Firenze dopo che gli era stato negato lo status di rifugiato. La carcassa abbrustolita dell’animale che l’uomo stava cucinando è stata rimossa dal marciapiede e l’area bonificata da una ditta specializzata. “Un gesto barbaro, inaccettabile, mostruoso”, scrive Michela Vittoria Brambilla, che chiede venga approvata la sua “proposta di legge che introduce in Italia il divieto di macellazione, di commercio e di consumo della carne di cane e di gatto e lo punisce severamente”.