Grandi occhi e un becco contornato da decine di denti aguzzi in un cranio inferiore al più piccolo uccello vivente. Il tutto immerso in un’ambra che può essere stretta in una mano. È una nuova specie di dinosauro-uccello, il più minuscolo fossile di dinosauro del Mesozoico mai trovato, appena 7,1 millimetri. Più simile a un colibrì che a un grande rettile, risale a circa 99 milioni di anni fa. La scoperta è descritta sulla rivista Nature dal gruppo di paleontologi dell’Accademia Cinese delle Scienze (Cas), coordinato da Jingmai O’Connor, e del Museo di Storia Naturale di Los Angeles, coordinato da Luis Chiappe. La nuova specie è stata battezzata Oculudentavis khaungraae, nome che evidenzia le caratteristiche più spiccate del cranio: la grande cavità oculare, con occhi di lucertola, e i denti. L’ambra in cui è conservata è stata rinvenuta nel nord del Myanmar e risale al Mesozoico, un periodo compreso all’incirca tra 251 e 65,5 milioni di anni fa.

UN PICCOLO UCCELLO PREDATORE DI INSETTI

Le caratteristiche del cranio indicano che il piccolo uccello era un predatore e che cacciava insetti. “Non avevo mai osservato nulla del genere”, ha commentato O’Connor. “In genere, quando pensiamo a un dinosauro, immaginiamo enormi scheletri, ma le ultime scoperte dei paleontologi stanno cambiando questa visione. Siamo all’inizio della storia di questa specie, che potrà raccontarci molto sull’evoluzione degli uccelli e dei dinosauri. L’ambra – ha aggiunto – è come una finestra che affaccia su tempi perduti. Penso che nel giro di una decina di anni avremo le tecnologie necessarie a studiare più in dettaglio il fossile a partire dalla biochimica dei tessuti. Ogni singolo fossile – ha concluso O’Connor – può, infatti, contribuire alla nostra comprensione della storia della vita sulla Terra”. (Ansa, foto del Museo di Storia Naturale di Los Angeles da Science e Nbc)