AGGIORNAMENTO DELLE 20.30 DEL 18 SETTEMBRE 2019 – MORTO IL FALCO PESCATORE
Il falco pescatore ferito da un bracconiere a Jesi, Ancona, non ce l’ha fatta. E’ morto ieri sera al Cras che lo aveva in cura.
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POST DEL 17 SETTEMBRE 2019
Le Associazioni ambientaliste e animaliste delle Marche sporgeranno denuncia contro ignoti e offriranno una ricompensa di mille euro a chi fornirà indicazioni per risalire al cacciatore che ha ferito gravemente un rarissimo esemplare di falco pescatore vicino a Pianello Vallesina (Ancona), al confine della Riserva Naturale di Ripa Bianca di Jesi. L’animale è stato soccorso e portato al Centro di recupero animali selvatici delle Marche, dove i veterinari lo hanno sottoposto alle cure del caso: è stato colpito da una rosa di pallini da caccia che gli hanno procurato la rottura di un’ala e gravi ferite ad un occhio. Le sue condizioni restano molto serie. Visti i danni riportati, anche se dovesse sopravvivere, il rapace non potrà più essere rilasciato in natura.
IL FALCO PESCATORE E’ MOLTO RARO IN ITALIA: IMPOSSIBILE CONFONDERLO
“Il falco pescatore – spiegano le associazioni Wwf Mrche, Amici Animali Osimo, Enpa Marche, Italia Nostra Marche, Lac, Lav Marche, Lipu Marche, Lupus in Fabula e Pro Natura Marche – è una specie molto rara in Italia, visto che nidifica con solo 3-4 coppie in Toscana, per cui si tratta di un gravissimo ed ignobile attentato alla biodiversità”. Inoltre, proseguono, “si tratta di un rapace che non può essere confuso o scambiato con nessuna specie cacciabile, per cui il fatto che gli sia stato sparato nel giorno dell’apertura ufficiale della stagione venatoria, oltretutto al confine con un’area protetta, dimostra che si tratta di un atto criminale deliberato e spregiudicato da parte di un cacciatore”.