Un miliardo di ostriche per ripulire l’acqua del porto di New York. E’ l’obiettivo di The Billion Oyster Project, una iniziativa lanciata 15 anni fa da una scuola di scienze marine della Grande Mela. Il progetto ha già piazzato sui fondali della foce dell’Hudson 28 milioni di bivalvi, e conta di arrivare a un miliardo nel 2035, coprendo 40 ettari. Lo scrive il sito della radio americana Npr. Le ostriche filtrano l’acqua sporca e trattengono le particelle inquinanti. Ogni bivalve ripulisce da 110 a 190 litri al giorno. Secondo il progetto, un miliardo di ostriche potrebbe filtrare tutta l’acqua del porto di New York in tre giorni. Il Billion Oyster Project è stato avviato nel 2008 da un insegnante di acquacoltura della Harbor School, una scuola di scienze marine di New York, Pete Malinowski. Il progetto alleva le ostriche in un vivaio nella scuola, usando come “casa” per le larve i gusci di ostrica ritirati dai ristoranti. Quando i bivalve sono cresciuti abbastanza, vengono messi in mare, formando vere e proprie scogliere. Le ostriche, oltre a ripulire l’acqua, offrono un habitat a molti animali marini, e vengono mangiate da altri. Inoltre, le scogliere di bivalvi rallentano la velocità delle onde degli uragani, difendendo la città. “Possiamo misurare un miglioramento nella qualità dell’acqua e vedere un impatto immediato sulla biodiversità ovunque piazziamo una scogliera”, spiega Malinowski. (Ansa, le foto sono tratte dall’account twitter del progetto): in alto, due studentesse misurano e controllano le ostriche prima che vengano immerse nell’Hudson River, sotto altre fasi della raccolta presso i ristoranti, della posa nelle acque di New York, dell’attività subacquea, del lavoro dei volontari del Billion Oyster Project a Governors Island, dove crescono le ostriche)