Commette il reato di maltrattamento nei confronti degli animali il veterinario che non cura il cane investito da un’automobile e lo lascia nel ricovero del canile di Senigallia, nelle Marche, senza assistenza – cioè senza terapia farmacologica ma anche senza cibo – dalle 23 del 31 dicembre 2015 al 2 gennaio, fino a quando l’animale muore tra le sofferenze. Il veterinario della provincia di Ancona era stato assolto in sede di merito perché il reato contestato scatta quando il maltrattamento è messo in atto con crudeltà o senza necessità. Ma la Corte di Cassazione (con sentenza n. 38409) accoglie il ricorso del Pm e fa rientrare proprio nel concetto di “necessità” la condotta omissiva dell’imputato.
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