I cani trovano molto più difficile riconciliarsi dopo i conflitti rispetto ai lupi, preferiscono piuttosto altri animali della loro specie. L’addomesticamento può aver significato che i migliori amici dell’uomo hanno perso la “mentalità del branco”. Lo rileva uno studio del Messerli Research Institute dell’Università di Vienna, pubblicato su Royal Society Open Science. I ricercatori hanno studiato quattro branchi di lupi e cani in cattività, prestando particolare attenzione a come si comportavano nei minuti dopo un forte conflitto.
I BRANCHI DI LUPI…
I branchi di lupi erano formati da animali selvaggi che erano stati catturati e tenuti in cattività. Il non conoscersi ha portato a un sacco di conflitti, in media, una volta all’ora. Ma dall’analisi i ricercatori hanno notato che tendevano a essere di breve durata e che i combattenti tendevano a recuperare quasi subito. Dopo dieci minuti, era spesso possibile vederli giocare insieme.
…E I BRANCHI DI CANI
I quattro branchi di cani sono stati formati prendendo animali da un rifugio. Anche loro non si conoscevano, il che ha portato a combattimenti occasionali (meno frequenti che nei lupi). Ma in netto contrasto, tendevano a combattersi in modo più brutale e si evitavano l’un l’altro dopo aver combattuto, piuttosto che riconciliarsi. I ricercatori suggeriscono che la rapida risoluzione dei conflitti è importante per la sopravvivenza dei branchi nei lupi, il che spiegherebbe il comportamento osservato. Mentre i cani, anche per migliaia di anni di addomesticamento, hanno perso l’abilità di riconciliarsi facilmente dopo un conflitto. Nel loro nuovo ruolo come migliori amici dell’uomo, è più importante che si comportino in modo indipendente rispetto agli altri della loro specie. (Ansa)