Del suo amore per i cani ne ha fatto quasi un mestiere, visto che si definisce “fashion designer & animalista” nell’avviso a pagamento a tutta pagina pubblicato oggi su alcuni quotidiani (non sul Sole, nd24z), nel quale Elisabetta Franchi lancia un appello al presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, “per rendere più efficace la lotta al randagismo, così da mettere fine una volta per tutte a questa carneficina”. Un impegno anche economico quello della stilista, visti i prezzi della pubblicità in questi giorni di sfilate, ma “ho pensato di approfittare di questa settimana così importante, come quella della moda, per dare voce a queste creature”, dichiara. L’appello arriva dopo l’avvelenamento di decine di cani avvenuto in un quartiere di Sciacca, nell’Agrigentino. “Se solo potessero parlare…” è il titolo della pagina e l’autrice si dice “indignata e profondamente addolorata per quello che sta accadendo ai cani randagi in Sardegna, Calabria, Puglia, e in particolar modo in Sicilia”: nell’Isola su 39.450 cani non detenuti in canile, solo 5.266 sono stati sterilizzati”, spiega Franchi citando fonti della Lav del 2016. Solidarietà, nel comunicato, anche a Oipa, Lndc e Leidaa, che “si stanno battendo per fermare queste atrocità”. Nell’Agrigentino, su 2.500 cani che vagano sul territorio, solo 187 sono stati sterilizzati, nonostante due leggi (una nazionale del ’91 e una regionale del 2000) regolamentano la tutela degli animali. Quanto avvenuto in questi giorni in provincia di Agrigento, scrive Elisabetta Franchi, è una “strage di massa di queste povere creature senza parola”. L’impegno della Franchi per gli animali non è di oggi. Sua, nel 2016, la sfilata-manifesto alla Milan fashion week contro lo sfruttamento degli animali nei circhi, con modelle che indossavano t-shirt “Circus is not fun for animals” e “Animals are not clown” e abiti in stile gendarmerie e costumi dai colori esagerati. Nel programma di quest’anno la sfilata della Franchi è prevista sabato 24 febbraio alle ore 16 in via San Luca a Milano. (nella foto sopra la stilista, sotto la pagina a pagamento)
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