Uomo ferito da un orso ai laghi di Lamar, in Trentino: morso a un braccio, non è grave

TUTTI GLI AGGIORNAMENTI SI POSSONO TROVARE QUI SU 24ZAMPE

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AGGIORNAMENTO DELLE 22.15 IN CODA – LA POSIZIONE DI WWF E LAV

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AGGIORNAMENTO DELLE 22.10 IN CODA – LA PROVINCIA: “RIMUOVERE L’ESEMPLARE”

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AGGIORNAMENTO DELLE 16.20 IN CODA – LA POSIZIONE DI ENPA, MOV.AMBIENTALISTA E LAV TRENTINO

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POST ORIGINALE

Un uomo è rimasto ferito per un attacco di un orso nella serata di ieri in Trentino, nella zona dei laghi di Lamar. Lo riferisce l’amministrazione provinciale che spiega che l’episodio è accaduto intorno alle 19 e che i Vigili del fuoco hanno soccorso l’uomo, un 70enne trentino di Cadine, morso a un braccio dal plantigrado. Si sarebbe salvato gettandosi in un canalone. E’ stato poi trasportato in elicottero al pronto soccorso dell’ospedale Santa Chiara di Trento e medicato. Le sue condizioni non risultano gravi. Con l’uomo anche un cane, Kira, ferita e recuperata dai Vvf. L’unità cinofila dei Forestali si è recata immediatamente sul luogo dell’aggressione per i primi accertamenti. “Seguiamo con grande rammarico e preoccupazione per la salute della persona coinvolta gli esiti, per fortuna non gravi, di questo nuovo attacco a un uomo da parte di un orso. E’ urgente che il Governo si faccia carico dell’approvazione della norma di attuazione da noi depositata da più di un anno, unica strada che può consentirci di rimuovere gli esemplari pericolosi”. Così l’assessore provinciale trentino all’Ambiente, Michele Dallapiccola, che ha fatto visita ieri sera all’uomo. “Le nostre squadre forestali – ha spiegato – stanno intensificando il monitoraggio della zona teatro dell’incidente. Lo scopo immediato è mettere in sicurezza tutta l’area e raccogliere campioni biologici che ci permettano di identificare il soggetto al fine di decidere sui provvedimenti da adottare”. L’assessore ha convocato per oggi un vertice in Provincia con il Servizio foreste e fauna per concordare i passi successivi. Nel frattempo il presidente Rossi ha immediatamente informato il ministro all’ambiente, Gian Luca Galletti, dell’accaduto, “anche se la Provincia ha le idee chiare sul da farsi: l’approvazione della norma di attuazione – ha ribadito l’assessore – con la possibilità di rimuovere i soggetti  pericolosi dal nostro territorio”.

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AGGIORNAMENTO DELLE 16.20 – LA POSIZIONE DI ENPA, MOV.AMBIENTALISTA E LAV TRENTINO

I forestali intervenuti ieri sera con le unità cinofile da ricerca orso cercano di capire se l’animale protagonista dell’aggressione possa essere Kj2, la femmina di orso già protagonista di un’aggressione nel 2015. Ne avevamo scritto qui e qui su 24zampe. Sono già sul chi va là le associazioni animaliste, nel timore che si replichi un altro “caso Daniza“. Enpa dichiara che “è ripartita la grancassa della campagna anti-plantigradi, che poi altro non è se non un riflesso della più generale campagna antiselvatici da tempo in atto nel nostro Paese” e invita tutti alla calma, resistendo a isterismi fomentati ad arte e ponderando con grande attenzione i passi da compiere nelle prossime ore e nei prossimi giorni. Anche il Movimento animalista twitta che non permetterà un’altra Daniza. Anche Lav Trentino chiede “chiarezza sulla dinamica di quello che è avvenuto. Bisogna cercare di capire attraverso le analisi genetiche se si tratta come al solito di un’orsa con i propri cuccioli. Io – dice Simone Stefani – per ora non parlerei di aggressione ma di un animale spaventato che ha reagito mostrando tra l’altro anche la non pericolosità, nel senso che non ha infierito sull’uomo”.

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AGGIORNAMENTO DELLE 22.10 – LA PROVINCIA: “RIMUOVERE L’ESEMPLARE”

Nel vertice di oggi sulla vicenda in Provincia si è stabilito di attivare da subito in zona una squadra di emergenza con cani e si è annunciata “un’ordinanza urgente del presidente Ugo Rossi che consentirà la rimozione dell’esemplare”. La rimozione consiste nella cattura dell’animale e nel suo posizionamento in un’area recintata protetta. I partiti di opposizione però hanno reagito accusando la Provincia, “non in grado di garantire la sicurezza pubblica”, secondo Maurizio Fugatti, segretario della Lega nord, e chiedendo attraverso Giacomo Bezzi (Fi) un Consiglio provinciale straordinario, quando non hanno decretato che sia ora di “fare piazza pulita di questa invasione”, come secondo Claudio Civettini (Civica Trentina).

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AGGIORNAMENTO DELLE 22.15 – LA POSIZIONE DI WWF E LAV

Dopo l’incontro uomo-orso di ieri sera sul sentiero dei laghi di Lamar, in Trentino, prende posizione anche il Wwf, che “esprime tutta la sua vicinanza all’uomo ferito in Trentino ed è in attesa di apprendere maggiori dettagli sulle dinamiche dell’accaduto. È, infatti, necessario capire meglio cosa è successo: se l’aggressione, per fortuna con conseguenze non gravi, sia stata innescata da un comportamento inavvertitamente inopportuno da parte dell’uomo o del suo cane. Nel caso si dovesse trattare, invece, di un orso effettivamente problematico, i cui comportamenti esulano ripetutamente da quelli considerati normali per la specie, potrebbe essere opportuno applicare i protocolli previsti dal piano d’azione per la conservazione dell’orso bruno sulle Alpi (Pacobace). La convivenza è sempre possibile, con gli opportuni accorgimenti”, sostiene l’associazione ambientalista. Lav, invece, sposta il punto di vista della vicenda. “Si evidenzia come ancora una volta l’orso diventi il capro espiatorio di uno scontro politico, con Lega e Fi pronti ad attaccare il governo provinciale. Il timore è che l’orso venga dunque sacrificato sull’altare della politica, quando invece non è nemmeno ancora chiara la dinamica dell’accaduto” dichiara Massimo Vitturi, responsabile nazionale dell’area animali selvatici della Lega antivivisezionista.

  • Guido Minciotti |

    A leggere i giornali locali Kira, meticcia di circa 35 chili, è ferita ma a casa. Non si capisce bene il ruolo del cane nella vicenda. Il padrone dice che l’ha salvato, distraendo l’orso abbaiando. Qualcuno pensa invece che potrebbe essere stata proprio la presenza del cane a infastidire e a spaventare una mamma orsa, protettiva nei confronti dei piccoli. Sarebbero sei le femmine d’orso che vivono in zona. Grazie di leggere 24zampe, saluti gm

  • Guido Minciotti |

    A leggere i giornali locali Kira, meticcia di circa 35 chili, è ferita ma a casa. Non si capisce bene il ruolo del cane nella vicenda. Il padrone dice che l’ha salvato, distraendo l’orso abbaiando. Qualcuno pensa invece che potrebbe essere stata proprio la presenza del cane a infastidire e a spaventare una mamma orsa, protettiva nei confronti dei piccoli. Sarebbero sei le femmine d’orso che vivono in zona. Grazie di leggere 24zampe, saluti gm

  • Pla |

    Come sta il cane Kira? A che razza ? Ha cercato di difendere il suo amico umano?

  • Pla |

    Come sta il cane Kira? A che razza ? Ha cercato di difendere il suo amico umano?

  • jo |

    Questa è la testimonianza della vittima raccolta da un giornale locale (ladige.it): «Pensavo di non farcela. Ho sentito dei rumori alle mie spalle, come di una corsa pesante, di un galoppo. Mi sono girato e ho visto l’orso: mi ha subito buttato per terra agitando le zampe, mi ha afferrato con le fauci alle gambe e mi ha tirato sul sentiero, trascinandomi – spiega – Poi si è alzato e mi è venuto sopra con il muso. Istintivamente mi sono riparato con un braccio e lui me l’ha afferrato. Ho pensato: se mi morde ancora mi è rimasto solo l’altro braccio per ripararmi. Per fortuna il cane si è messo ad abbaiare e l’ha distratto, perché se l’orso avesse insistito con me non so che fine avrei fatto».
    Ognuno può farsi un’idea se si tratta di un’aggressione o di un “animale spaventato che ha reagito mostrando tra l’altro anche la non pericolosità, nel senso che non ha infierito sull’uomo”

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