Finora hanno vinto loro, ma Bill De Blasio non ha intenzione di gettare la spugna: il sindaco di New York ha lanciato un piano da decine di milioni di dollari per debellare la piaga dei ratti che hanno invaso la metropoli. Il progetto prevede l’installazione di centinaia di costosi bidoni ad energia solare in grado di compattare la spazzatura e di impedire ai roditori l’accesso all’immondizia nei quartieri considerati piu’ a rischio: Bushwick and Bed-Stuy a Brooklyn, The Grand Concourse nel Bronx, il Lower East Side, l’East Village e Chinatown a Manhattan. Negli stessi quartieri la caccia al topo diventerà hi-tech usando un metodo che uccide gli animali con il ghiaccio secco: solo di recente l’Environmental Protection Agency ha dato luce verde e il nuovo sistema è stato usato sperimentalmente con successo in alcune aree della città. L’iniziativa impone inoltre ad alcuni grandi caseggiati di depositare la spazzatura sul ciglio del marciapiede alle prime ore dell’alba e non la sera come attualmente consentito. De Blasio ha messo in cantiere 32 milioni di dollari. L’obiettivo è di ridurre del 70 per cento il numero di ratti e topi in città, anche se in realtà è difficile quantificare quanti siano davvero gli insidiosi animali: “Nessuno lo sa veramente, anche se le denunce di infestazione sono aumentate negli ultimi anni”, ha detto l’architetta del progetto Laura Anglin. Nel 2014 uno studio della Columbia University ha sfatato il mito di un rapporto uno a uno tra ratti e abitanti della Grande Mela calcolando in circa due milioni la popolazione dei roditori contro otto milioni di residenti. (Ansa; nella foto Reuters, un topo spunta da un buco in un bidone della spazzatura)
- Di ratti nella Grande Mela abbiamo scritto altre volte su 24zampe: qui per raccontare di un’associazione, la Nyc Feral Cat Initiative, che recupera colonie di gatti ormai selvatici, li cura, li sterilizza e li reintroduce sul territorio. Alcuni di loro, i più adatti, vengono destinati ad aree particolarmente affollate di topi.
- Qui quando abbiamo raccontato di un’associazione di proprietari di cani-cacciatori chiamata R.A.T.S., Ryders Alley Trencher-fed Society, chiamata all’occorrenza dai cittadini che hanno problemi con la presenza di topi. I cani, meticci ma soprattutto terriers, hanno una naturale attitudine nella caccia dei piccoli animali infestanti.